Se n’è andato Sabato. Lo piangiamo. E lo ricordiamo con affetto grande.
Che amo Giacomo tutti gli amici lo sanno. Lo amo per la sua simpatia intelligente, per i suoi occhi parlanti, per la sua voglia di vivere la vita in tutti i suoi edonistici aspetti, per la voglia matta di indicarmi una strada, di indicarmi le persone buone e quelle malvagie, soprattutto quelle stupide, quelle inutili, i falsi bravi.
Da attento osservatore conosceva tutto il mondo del vino e conosceva i segreti di quello fasullo.
Lo amo perché mi riteneva depositario di tutto, nel bene e nel male. Perché il male potesse significare protezione dell'amico.
Lo amo per la sua schiettezza, che era intelligenza e scienza. Lo amerò per sempre.
Poi era un bravo “vinaio”. Mescolatore, amava chiamarsi.
Sì, certo, era il più grande enologo del mondo. Ma questa è un’altra storia.
A me bastava pensarlo come il babbo di Sassicaia e Tignanello.
La Fondazione Italiana Sommelier è in lutto. Non solo perché Giacomo Tachis aveva di noi una stima immensa, ma perché memorabili resteranno per la vita i nostri eventi a lui dedicati.
A Ilaria, sua figlia, un abbraccio grande con la certezza che farà sempre quello che il babbo le ha detto.