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Incontro con Micaela Pallini
Pubblicato il 20/11/2015
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Tra le più antiche aziende delle Capitale, emerge, Pallini. Si tratta di una distilleria romana che nasce ad Antrodoco (RI) e che poi , durante gli anni ‘20, si trasferisce a Roma. Chi da bambino non desiderava afferrare la bottiglia custodita gelosamente dalla nonna, nascosta, in alto, sullo scaffale dei liquori, che sprigionava un aroma di anice talmente buono che si agognava bere? Poi il nome Pallini, facile da ricordare e gradevole da ascoltare. Oggi, l’azienda fondata da Nicola nel 1875, è conosciuta da oltre 35 paesi e ha mantenuto la qualità e la tradizione di un tempo, seguendo però, la modernità. Tanti i cocktail da citare, tra le combinazioni più accattivanti emerge il connubio con il gelato Buontalenti, il Gin London n.3 ed il pepe rosa. L’intuizione non è da tutti, tanto è vero che Paolo Pomposi della gelateria Badiani di Firenze vince come miglior gelatiere d’Europa con il gusto Dolcevita a base di Buontalenti con salsa alle nocciole e cacao. Il cocktail è avvolgente perché mantiene la cremosità del gelato ed esalta le note del Gin, la speziatura rende il tutto molto equilibrato. Altro Passo dell’azienda è stata la creazione di un doppio ricettario curato dalla nota food blogger  romana Silvia De Leonardis che a riguardo dice: “L’azienda Pallini è seria. Quando mi ha contatto Micaela siamo subito entrate in sintonia. Aveva visto le mie creazioni sul web e le erano piaciute http://www.acquaefarina-sississima.com/. I prodotti utilizzati sono il Limoncello e l’Alchermes. Nel primo si avverte una delicatezza non comune, infatti il profumo è estremamente elegante. Protagonisti il sorbetto, il tiramisù ed i mini babà. Il secondo possiede un profumo diverso, accattivante e con lui ho prodotto la diplomatica, le pesche dolci e la zuppa inglese. Si tratta di dessert classici italiani che hanno reso il Belpaese famoso nel mondo”. Oggi amministratore delegato della Pallini è proprio Micaela madre, moglie ed imprenditrice. Ha ereditato dal suo antenato Nicola il senso del dovere e l’onesta, il prefiggersi un obiettivo e raggiungerlo, il non distinguere tra vita privata e lavorativa, creando un equilibrio tra entrambe. Fra i suoi prodotti si considera più affine al Limoncello. Comunicativa, estroversa, diretta.

Cosa significa nascere e crescere in una famiglia di imprenditori?
Ci sono nata sì, ma non avevo la minima idea che mi sarei occupata dell’azienda. Si ha certamente un’idea di lavoro diversa: il lavoro è pervasivo, non in senso negativo. Fa parte della propria esistenza e si vive con passione e devozione.

Si differenzia sempre l’ imprenditoria maschile da quella femminile, perché?
In realtà l’imprenditoria non ha genere, ma se dovessi trovare alcune differenze consisterebbero nel maggiore coinvolgimento da parte delle donne nei confronti dei propri collaboratori, si cerca una più grande complicità con loro. Il gentil sesso ha minore necessità di dover primeggiare in tutto e su tutto. Cerchiamo di attuare il vero concetto di team aziendale, ci è anche attribuita una maggiore sensibilità che, ovviamente, esiste ed aiuta.

Dal 2008 si parla di crisi, ora di leggera ripresa,  anche per le aziende?
Il momento difficile ci ha permesso di guardare oltre il confine e ha offerto la possibilità di confrontarci con modelli più dinamici e competitivi. La nostra rappresenta una realtà media che ora all’estero è discretamente conosciuta.

Le istituzioni affiancano le imprese nel nostro Paese?
Le istituzioni non conoscono realmente il settore dell’imprenditoria. Spesso l’eccessiva burocrazia crea esclusivamente disagi. Anche le sole richieste, da parte nostra, sono soggette a dei tempi di risposta lunghissimi che rallentano il nostro operato e la nostra progettualità.

Da dove nasce l’idea di creare un ricettario che ha come filo conduttore i vostri prodotti?
Dalla richiesta esplicita dei nostri clienti dall’estero. Esportiamo più dell’80% fuori lo Stivale. I più curiosi sono i ristoratori, attratti dalla funzione di Pallini in cucina, specialmente la Corea del Sud.

Tra tutte le ricette qual è stata quella che ha più gradito?
Il tiramisù al Limoncello.

Abbinamento perfetto con uno delle Sue bottiglie?
Il Mistrà è lo sposo ideale degli aperitivi. Secco, aroma di anice e piacente.

Il Suo cocktail preferito?
Negroni con Ferrochina Baliva

Una citazione sul vino?
Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere (Charles Baudelaire).

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