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Il Vino del Bepi al Bibenda Day 2013
Pubblicato il 14/12/2012
Fotografia

Il Bepi, ovvero Giuseppe Quintarelli, era un tipo schivo ed amava parlare poco di sé, ma aveva dei modi unici, eleganti e seducenti proprio come i suoi vini. La sua azienda di Negrar in provincia di Verona, è un vanto, una delle colonne portanti dell’enologia italiana. Noto, principalmente per aver dato un segno inconfondibile ai preziosi vini della Valpolicella, lo ricordiamo ancora nelle occasioni d’incontro quando diceva che “i miei vini non sono grandi, sono fatti bene”, oppure “cerchiamo di produrre vini che ci piacciano e ci soddisfino”. È scomparso il 15 di gennaio 2012, nella casa di San Peretto lungo la via del Cerè, un cammino caratterizzato dalle bianche “marogne”, i caratteristici muri di pietra a secco che un tempo in Valpolicella segnavano confini e paesaggio. Chi ha la fortuna di assaggiare i suoi vini, Amarone Monte Cà Paletta, Amarone Riserva ed i Valpolicella, non li dimenticherà sicuramente. Vini esempio di stile e longevità, supportati da una grande struttura e da un’interminabile persistenza. Il suo Recioto, prodotto solo in pochissime annate, è un vino difficile, “una preziosa medicina” sussurrava, a condizione che sia lasciato riposare per lungo tempo. “Non dobbiamo mai forzare la natura, ma bisogna rispettare le tradizioni e i sapori”, questo è il Bepi, che etichettava ancora a mano le sue bottiglie, con pennello e colla.

Ultimamente abbiamo degustato il suo Valpolicella Classico Superiore 2001, un vino che alla vista presenta ancora un colore rosso rubino intenso, di grande concentrazione. All’olfatto esprime profumi prorompenti di prugna, ciliegia, visciole ed amarene, seguiti da eleganti note di violetta e rosa rossa, sentori eterei, spezie dolci di cannella, cacao e un sottofondo di tabacco. Il palato è avvolto da una sorso caldo e morbido, ben bilanciato da una vena acida e da un’intelaiatura tannica di grande spessore. Perfetto l’equilibrio gustativo, lunga la persistenza. Maturazione in botti medio-grandi di rovere di Slavonia, dove rimane per sei anni circa. Accompagna un fegato di vitello con cipolle o un cosciotto d’agnello al forno.

 

Quintarelli
Via Cerè, 1
37010 Negrar (VR)
Tel. 045 7500016

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