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Il Messaggero di Martedì 17 Aprile 2018
Pubblicato il 17/04/2018
Antichi vitigni evocano sentori di gelso e mora
 
Giovanni Ascione scende in campo come produttore vinicolo solo una decina di anni fa. Non essendo figlio d’arte e nemmeno magnate della finanza, si fa strada a piccoli passi, sfruttando le competenze acquisite in tanti anni di viaggi alla scoperta delle realtà vitivinicole del mondo. Acquista un piccolo vigneto nel casertano, sua terra d’origine, impiantato con Pallagrello Nero e Aglianico, cui si aggiungono alcuni ceppi ultracentenari di Casavecchia. Chiama l’azienda con il suo soprannome da bambino, come motto sceglie “una vita, molte vite”, produce un unico vino, frutto di una vendemmia condotta grappolo per grappolo, che può durare anche venti giorni. Fin dalla prima bottiglia è successo a livello mondiale, solo grazie al passaparola degli appassionati. Il colore è rubino vivo, i profumi immediati di ciliegia, violette e more di gelso, in una cornice di anice stellato e sentori balsamici. Assaggio polposo, tannino elegantissimo, armonica dissolvenza finale. Un capolavoro.

 
Nanni Cope’
Via Tufo, 3
81041 Vitulazio CE
www.nannicope.it
 
Sabbie di Sopra Il Bosco 2015
Rosso Igt - Pallagrello Nero 92%, Aglianico 5%, Casavecchia 3% - Gr. 13% - € 29
Vino dell’Anno 2018 di Bibenda



 
 
Il Messaggero di Martedì 17 Aprile 2018 / Nanni Copè
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