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Export vino, dati definitivi 2011
Pubblicato il 23/03/2012
Fotografia

Da qualche giorno, grazie ai dati dello scorso dicembre, sono disponibili i numeri definitivi Istat che fotografano la performance dell’export di vino italiano nel 2011. Diciamo subito che le attese di una crescita eccezionale sono state sostanzialmente confermate, nonostante la lieve frenata del mese di dicembre, come si evince dal valore dell’export che ha superato i 4,3 miliardi di euro, con un incremento del 12,4% rispetto al 2010. Anche dal lato dei volumi, il dato aggregato dei 12 mesi ha evidenziato la cifra di 23,8 milioni di ettolitri, con un +9,3% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, analizzando le cifre e le attente rielaborazioni del sito www.inumeridelvino.it, ci accorgiamo che l’export vinicolo italiano è ancora troppo concentrato sui mercati storici, ossia Stati Uniti e Germania che, ad esempio, per il solo vino imbottigliato contano rispettivamente 826 e 669 milioni di euro, seguiti da un sorprendente Regno Unito con 423 milioni (+9,1 su base annua e addirittura +20,4% nel solo mese di dicembre). Nonostante il risultato generale, non penetrare efficacemente altri mercati e vedere l’offerta concentrata essenzialmente su due piazze (il 42% del totale dell’export vinicolo calcolando anche vini sfusi e spumanti si trova negli Usa e in Germania) è un punto di forte debolezza della filiera vino nazionale, che mostra quindi una certa riottosità nel “convincere”altre e, probabilmente, più appetibili piazze come quelle dei Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina). Concludiamo con i dati, anch’essi davvero eccezionali, degli spumanti che nel 2011 hanno visto crescere il loro fascino all’estero del 23,3%, con un saldo di 548 milioni di euro, 236 milioni di questi rappresentano poi il valore degli spumanti Dop con l’esclusione dell’Asti che, da solo, vale 173 milioni di euro. Anche qui Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna trainano l’export, seguiti dalla Russia (+41,5% su base annua) che, in termini assoluti, mostra però un mercato che vale appena poco più della metà di quello a stelle e strisce.

 

 

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