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All’Istituto Alberghiero le divise “rottamate” degli chef
Pubblicato il 21/11/2014
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Sono stati 38 gli chef provenienti da tutta Italia che hanno risposto all’appello lanciato dal sito fiorentino di informazione enogastronomica “I Tre Forchettieri” (www.itreforchettieri.it): i giornalisti Paolo Pellegrini e Marco Gemelli hanno chiesto ai protagonisti della cucina di donare una o più delle loro vecchie divise, “rottamandole” a favore dei ragazzi delle prime classi dell’istituto alberghiero “Buontalenti” di Firenze, che non possono permettersi di acquistare le tre divise (di sala, di cucina, di ricevimento) necessarie alle esercitazioni pratiche, consegnate il 18 novembre.

La dirigente scolastica Maria Francesca Cellai e il professor Francesco Trapani, referente dell’iniziativa per la scuola, insieme agli chef Francesco Lagi (Villa Mangiacane, San Casciano Val di Pesa) e Claudio Vicenzo (La Limonaia di Villa Rospigliosi a Prato) hanno ricevuto “I Tre Forchettieri” con le divise, che la scuola distribuirà agli alunni più bisognosi. “È stato un gesto davvero molto generoso da parte degli chef e dei ‘Forchettieri’ e particolarmente apprezzato - ha commentato la dirigente scolastica - perché adesso il ragazzo più povero si scoprirà più ricco, e magari potrà studiare o esercitarsi in cucina indossando la divisa del proprio idolo o del proprio punto di riferimento culinario”.

Alla campagna hanno aderito, volti noti della tv, da Bruno Barbieri (Masterchef) a Simone Rugiati (Alice Tv), oltre a chef del calibro di Marco Stabile (Ora d’Aria, Firenze), Vito Mollica (Four Seasons, Firenze) o Andrea Mattei (Magnolia, Forte dei Marmi) e Luca Landi (Lunasia, Tirrenia). A donare le divise sono stati sia chef espressione del territorio toscano come Deborah Corsi (La perla del mare, San Vincenzo), Simone Cipriani (Santo Graal, Firenze), Stefano Pinciaroli (Ps, Cerreto Guidi) e Michela Bottasso (Biagio Pignatta, Artimino) sia provenienti da altre regioni, come gli emiliani Massimiliano Telloli (Stallo del Pomodoro, Modena) e Valentina Grandotti (Osteria de’ Frati, Roncofreddo) o i veneti Daniele Zennaro (Vecio Fritolin, Venezia) e Alessandro Dal Degan (La Tana, Asiago).

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