Bibenda
Bibenda, per rendere più seducenti la cultura e l’immagine del vino.
Visualizza tutte le notizie
Tassazione di vino e bevande alcoliche nel mondo
Pubblicato il 31/10/2014
Fotografia

Un dettagliato studio dell’American Association of Wine Economists (AAWE), ampliamente riportato sul sito www.inumeridelvino.it di Marco Boccaglio, fotografa la tassazione mondiale dei prodotti alcolici. Lo studio descrive 27 Paesi (Argentina, Australia, Austria, Belgio, Cile, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Olanda,Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica e Svezia) confrontandone l’imposizione fiscale tra il 2012 e il 2014. Quindici nazioni, oltre alla generica imposizione fiscale sui consumi, applicano una tassazione specifica sul vino, e altri 20 invece la applicano sulla birra. Tutti e 27 sono poi caratterizzati da un plus di tasse sui distillati e i superalcolici. I Paesi di origine anglosassone tassano di più il vino, con il 141% in più rispetto al prezzo all’ingrosso nella Repubblica d’Irlanda e il 116% nel Regno Unito. Ugualmente fanno i Paesi del nord Europa: +119% in Finlandia, +96% in Svezia e +66% in Danimarca. Sempre in materia vino i tradizionali Paesi produttori europei come Francia e Italia applicano solo l’imposta sul valore aggiunto, mentre Australia e Nuova Zelanda, pur appartenendo alla categoria di produttori, utilizzano una extra tassazione rispettivamente del 39 e del 66%. La minore tassazione generale sul vino si trova negli Stati Uniti, con un’accisa del 20% sui vini d’entrata e 3-5% sui premium. Per approfondimenti www.inumeridelvino.it.

© RIPRODUZIONE RISERVATA