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Il Whisky e la vecchia Hollywood
Pubblicato il 12/09/2014
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Hollywood non sarebbe Hollywood senza il whisky, protagonista, comparsa, attore non protagonista ma spesso sulle scene di tanti film cult che hanno fatto la storia del cinema americano. In questo mondo patinato, infatti, ha attraversato sceneggiature, ambientazioni e vite private di molte Star. Non è un caso se la prima battuta della star Greta Garbo, nel film sonoro Anna Christie del 1930, fu: “Dammi un whisky, ginger ale a parte e non essere avaro, baby”. Nel film "Casablanca" (1942), Humphrey Bogart lo si ricorda molto non solo per la sua sigaretta e il suo cappello ma soprattutto per un'immancabile bottiglia di whisky. "Whisky e Gloria" era il titolo di un film del 1960 con Alec Guinness e John Mills, ambientato nelle Highlands scozzesi nel secondo dopoguerra, durante un inverno nevoso e gelido. Nel film gli ufficiali si radunano nel loro circolo, situato nell'antico castello che fa da caserma del reggimento scozzese, riscaldandosi con abbondanti bevute di whisky, bevanda corroborante e soprattutto patriottica, così almeno la giudica l’oramai anziano colonnello beone, Jack Sinclair (Alec Guinness).

Invece sembra che Marilyn Monroe, nel film A qualcuno piace caldo (1959), dovette ripetere ben 59 volte la semplice battuta : “Dov'è il Bourbon?”. È la famosa scena in cui Marilyn entra in camera di Lemmon e Curtis chiedendo appunto del distillato continuando a sbagliare la battuta con altre tipo: “dov’è la bottiglia?, dov’è il whisky?, dov’è il bonbon?”. Dopo molti tentativi il regista Billy Wilder, innervosito, fece scrivere la battuta su tutti i cassetti della stanza, anche se il cassetto che doveva aprire la Diva era uno solo. Alla fine delle riprese dichiarò sfinito: “Mia zia di Tuscaloosa imparerebbe in un attimo quella frase, ma chi pagherebbe un dollaro per vedere mia zia di Tuscaloosa?”. Un elogio perfetto al whisky viene da Jessie Royce Landis in Caccia al Ladro (1955), rivolgendosi a Cary Grant e Grace Kelly: “Il whisky americano è la sola cosa. Se fosse per me, tutto lo champagne di Francia potrebbero gettarlo in acqua“.

Nella vita privata, per molte star di Hollywood, il whisky fu invece croce e delizia. Si dice che l'attore Clark Gable pasteggiasse a whisky, mentre il collega Errol Flynn diceva: “Preferisco che il mio whisky sia invecchiato e le mie donne giovani". Quando morì, alcolizzato, nel 1959, i suoi compagni di bevute misero nella bara sei bottiglie. Frase famosa quella di Dean Martin in cui sosteneva: "Mia madre è arrivata a 90 anni e sapete perchè? Non ha mai toccato un bicchiere di whisky, si attaccava direttamente alla bottiglia". Ora tocca a voi degustare un buon bicchiere di whisky e sentirvi un po’ Bogart o un po’ Garbo, senza eccedere, senza esagerare, perché un buon whisky è una coccola da concedersi in un momento di relax, magari guardando il vostro film preferito.

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