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Rosé del Cristo di Cavicchioli
Pubblicato il 27/06/2014
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Il Vinòforum si è concluso da pochi giorni... questa grande kermesse, che inaugura l’Estate Romana, ha offerto a tutti gli amanti del vino l’occasione di partecipare in prima persona a un carosello di assaggi, eventi speciali, squisitezze culinarie e facce sorridenti. Tutte le etichette in degustazione hanno goduto dell’apprezzamento del pubblico ma solo alcune hanno dimostrato la dote di affascinare all’istante come un coup de coeur e di crescere poi nel ricordo; tra queste, senza tema di smentita, c’è il finissimo spumante Rosé del Cristo dell’azienda emiliana Cavicchioli.

Questa cantina da più di ottanta anni è ambasciatrice in Italia e nel mondo dei Lambruschi modenesi e, in particolare, di quello di Sorbara che vinifica sia in purezza sia in blend. Il Rosé del Cristo è una versione particolarmente gioiosa di questo vitigno, spumantizzato secondo il Metodo Classico, ed è frutto di vigne allevate col sistema a spalliera e potatura a cordone speronato, dimorate su terreni sabbiosi e fertili in località Cristo, nel comprensorio di Sorbara, in prossimità del fiume Secchia. All’inizio di settembre le uve sono raccolte a mano e subito sottoposte a pressatura soffice; la fermentazione del vino base avviene in contenitori di acciaio a temperatura controllata. Nella primavera successiva alla vendemmia si effettua la selezione della cuvée e si dà inizio alla spumantizzazione in bottiglia, seguita da un prolungato affinamento sui lieviti.

Il momento della degustazione è pura poesia. Appena versato del calice, notiamo il perlage, fine e leggiadro, che fa brillare la tonalità salmone di questo vino. Il naso si apre con una sinfonia floreal-fruttata che racchiude aromi di geranio, rose, ribes, melagrana, ciliegia bianca e sorbetto al lampone; si insinuano quindi sentori di muschio ed erbe aromatiche, pasta frolla e nocciola tostata con una sferzata minerale a incalzare il gran finale. Irresistibile l’assaggio, reso cremoso dalla grana sottile delle bollicine che invadono il palato senza aggressività. Con lo stemperarsi dell’effervescenza affiorano ricordi di fragoline di bosco, bagliori citrini di notevole intensità e una sapidità salina che prolunga oltremodo la persistenza. In virtù di queste caratteristiche il Rosé del Cristo si presta agli abbinamenti più disparati, sposandosi perfettamente con la cucina modenese, famosa per i suoi prodotti ricchi e genuini, dai salumi ai tortelli, dallo zampone ai formaggi; particolarmente felice il connubio con gli gnocchi fritti, preparati con farina, strutto, latte e acqua minerale frizzante, e con le tipiche crescentine (o tigelle), da spalmare col pesto modenese, un battuto di lardo, aglio, rosmarino e salvia.

Cavicchioli
Via Canaletto, 52
41030 San Prospero (MO)
Tel. 059 812411
www.cavicchioli.it
cantine@cavicchioli.it

 

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