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Parusso e il Metodo Classico
Pubblicato il 20/06/2014
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La famiglia Parusso ha una storia generazionale di agricoltori che risale ai primi del ‘900 ma solo sul finire degli anni ’80 diventano grandi vignaioli. Marco e Tiziana Parusso gestiscono 23 ettari di vigneti dislocati sul territorio di Monforte con diversi cru di fama tra cui Bussia, Le Coste, Mosconi e Mariondino, quest’ultimo a Castiglione Falletto. Sono dei “barolisti” moderni con vini molto fruttati e piacevoli ma rigorosi e sensuali e, dulcis in fundo, longevi. Producono anche ottimi Barbera, Dolcetto, Nebbiolo e Sauvignon e quest’anno la gamma si è arricchita di un Metodo Classico a base di Nebbiolo.

In Piemonte sono molti gli Spumanti 100% Nebbiolo di altre aziende che riportano grande approvazione, seppur mai acclamati più di tanto e mai urlati dalla critica, ma forse pochi sanno che la spumantizzazione in questo territorio risale niente meno che al 1787. C’è un documento scritto di quell’anno che accenna alla spumantizzazione dell’uva Nebbiolo, quando il Presidente americano Jefferson bevve un vino rosso di Nebbiolo trovandolo “vivace”. Ci sono anche altri aneddoti che fanno credere all’uso del Nebbiolo come base Spumante. A tutte queste storie i Parusso hanno voluto dare una realtà tangibile con la nascita del Parusso Metodo Classico 2010. Le uve raccolte a metà Settembre vengono vinificate in bianco utilizzando il 40% del mosto fiore. La fermentazione del mosto fiore avviene con lieviti autoctoni parte in acciaio e parte in legno. Il vino fa bâtonnage e prima di Natale viene aggiunto del mosto di uva Nebbiolo che darà il via alla seconda fermentazione in bottiglia. Segue il tiraggio aggiungendo lieviti alla massa. Lo Spumante rimane sui suoi lieviti per 30-36 mesi con remuage fatto a mano.

La bottiglia è vestita da un’etichetta di grande fascino e classe. Complesso nel colore, il calice si tinge di un cordiale oro antico, quasi vicino alla tonalità di buccia di cipolla. Il profilo olfattivo verte su profumi freschi di uva spina, glicine poi si apre a sensazioni più viscerali legati al vitigno con generosa componente fruttata di lampone e ribes. Un soffio minerale rinfresca l’insieme. L’assaggio ha un’energia espressiva potente ma gentile con incisiva freschezza e qualche pennellata rugosa che affascina il sorso; un perlage minuto accarezza tutto e non graffia. Delizioso. Appena nato ha già un’impronta stilistica di grande livello con un’immagine contemporanea ed eclettica delle bollicine piemontesi. Superlativo con delle mazzancolle al lardo di Colonnata.

Parusso
Loc. Bussia, 55
12065 Monforte d’Alba (CN)
Tel. 0173 78257 
www.parusso.com 
info@parusso.com

 

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