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Pubblicato il 06/12/2013
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3 dicembre - Vino come investimento, rendimenti buoni ma meglio le azioni. Una dettagliata analisi del rapporto AAWE elaborato da Elroy Dimson, Peter L. Rousseau e Christophe Spaenjers sul sito www.inumeridelvino.it mostra che tra il 1900 e il 2012, il vino in qualità di strumento finanziario d’investimento ha reso il 5,3% all’anno al lordo dei costi di stoccaggio e assicurazione, ossia 4,1% netto. Nello stesso periodo le azioni hanno reso il 5%, le obbligazioni l’1,5%, gli investimenti in arte il 2,4% e quelli in francobolli il 2,8%.

2 dicembre - Etichette del vino, nuove proposte dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Durante la mostra mercato dei vini artigianali, organizzata a Piacenza Expo da Fivi (Federazione italiana vignaioli indipendenti), Michele Fino, docente dell’università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, ed esperto in legislazione vitivinicola ha indicato tre condizioni per migliorare l’etichettatura dei vini: cambiare la filosofia dei controllori, fornire linee guida più chiare e più leggibili, fare in modo che le modifiche o gli adeguamenti richiesti da nuove norme siano applicabili a costi affrontabili per le imprese. Va in questa direzione una nuova disciplina delle procedure di etichettatura, settore dove proprio le interpretazioni delle norme sono incerte e contraddittorie, anche tra gli stessi organismi di controllo nazionale e i loro uffici locali. Di fatto, emerge che i vignaioli non sanno quali siano le indicazioni corrette da inserire nelle loro etichette e si vedono sanzionati per errori che non sanno nemmeno di aver commesso.

2 dicembre - Vermouth e Vini Aromatizzati diventano a indicazione geografica. Tutti i vini aromatizzati potranno così acquisire l’indicazione geografica (Ig) e la parola Vermouth, quando è contenuta in una Ig non potrà essere né tradotta e neanche storpiata. Viene vietato anche il ricorso a termini italiani nella designazione di vini aromatizzati stranieri, correggendo così le storture dell’Italian sounding. Sono alcuni elementi fondamentali - spiega all’ANSA l’eurodeputato Paolo Bartolozzi (Ppe) - dell’accordo raggiunto tra i negoziatori di Parlamento, Consiglio e Commissione Europea, sulla designazione, etichettatura e protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti vitivinicoli aromatizzati. L’intesa, “sarà definitivamente approvata, il prossimo gennaio, alla plenaria del Parlamento europeo”. Con la normativa si potrà difendere meglio i marchi italiani che sono leader mondiale del settore, pari al 90% di quella europea che a sua volta vale il 90% della produzione mondiale della tipologia.

2 dicembre - L’extravergine italiano non ha bisogno di finanziamenti Ue per promuoversi. Questo il messaggio lanciato all’Unione dalla decisione dell’Italia di approvare i tagli ai finanziamenti al Consiglio Oleicolo Internazionale per la promozione dell’olio di oliva. Contraria invece la Spagna. Tutti gli approfondimenti su www.teatronaturale.it

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