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Il Campo delle Oche
Pubblicato il 20/09/2013
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Montecarotto, Montigarò in dialetto locale, è un piccolo comune della provincia di Ancona di circa duemilacento abitanti animato non solo da una forte presenza di donne, ma anche dall’esistenza di Fattoria San Lorenzo una piccola realtà vitivinicola in forte ascesa. La famiglia Crognaletti, proprietaria della cantina vinifica da sempre uno dei raffinati vitigni italiani a bacca bianca, il Verdicchio. Ad aver intuito le potenzialità di questa varietà fu Enrico, a sua volta anche maestro bottaio, che nella seconda metà del secolo scorso inizia a coltivare i primi ettari sulle colline di Montecarotto, osservando attentamente le fasi lunari per organizzare le diverse attività nel vigneto e le successive trasformazioni in cantina. In seguito fu il figlio Gino che, oltre a selezionare vecchi cloni di Verdicchio da antichi impianti realizzando il vigneto Vigna delle Oche, ha continuato l’opera di ampliamento della superficie vitata anche nelle terre di comuni adiacenti. Al momento, cinque ettari si trovano nel comune di Montecarotto, altri trentuno in affitto, sono invece dislocati in altri tre comuni, Ostra, Ostra Vetere e Corinaldo. Dal 1995, primo anno d’imbottigliamento, è Natalino, figlio di Gino, che insieme alla madre Vera, conducono una produzione di oltre centomila bottiglie diversificata in dieci etichette. Oltre che responsabile delle pratiche agronomiche del terreno e delle operazioni di vinificazione, Natalino, ha di recente iniziato una collaborazione con l’enologo e produttore altoatesino Hartmann Donà. Quattro bianchi e sei rossi, coltivati con il metodo dell’agricoltura biologica e biodinamica, diversificati tra prodotti classici, riserve e superiori. Vini singolari, alcuni di grande longevità, come l’Igt Marche Bianco Il San Lorenzo, un Verdicchio realizzato solo nelle grandi annate che esce in commercio a undici anni dalla vendemmia, dopo una lunga permanenza di 110 mesi sui lieviti in acciaio e cemento e altri 10 di affinamento in bottiglia. “Non ci sono segreti alla base della longevità dei miei vini, afferma Natalino, il Verdicchio offre una grande materia e la sua capacità di evolvere nel tempo è direttamente legata al vitigno e al terroir”.

L’etichetta, comunque, che ha confermato il successo e la popolarità della cantina è il Verdicchio Vigna delle Oche Riserva, il cui nome singolare è stato modificato un paio di volte nel corso degli anni: dal 1995 era Vigna delle Oche, poi nel 2007 e 2008 Vigneto delle Oche, per passare poi definitivamente dal 2009 a Campo delle Oche. Il vino deriva da ceppi di età media di dieci anni, sistemati a doppio tralcetto su filo, poggiati su suoli sabbiosi e ricchi di argilla. Quattromila i ceppi per ettaro, con una resa molto bassa, ridotta anche grazie alla cernita dei grappoli, vendemmiati solo a fine ottobre. Fermentazione per venti giorni in acciaio, con lieviti indigeni. Dopo la malolattica, il vino sosta sulle fecce fini per almeno 18 mesi, seguono infine altri 6 mesi di affinamento in bottiglia. Abbiamo degustato il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Campo delle Oche Riserva 2009, che si mostra con una veste giallo paglierino luminoso con riflessi oro-verde, di ottima concentrazione. Il quadro olfattivo è ampio e complesso, con evidenti note di fiori di camomilla, tiglio e felce, seguono refoli di pesca, mela limoncella, poi eleganti cenni salmastri e pietra focaia. Palato pieno e sapido, supportato da una formidabile spalla acida, chiude con un finale minerale di grande intensità. Ottima la struttura, perfetto l’equilibrio gustativo. Promette un futuro ricco di fascino terziario. Si accompagna con risotto al branzino e pepe nero o baccalà con guazzetto di cavolfiori e lenticchie. 

Fattoria San Lorenzo
Via San Lorenzo, 6
60036 Montecarotto (AN)
Tel. 0731 89656
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