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Passito Saphir, una gemma altoatesina
Pubblicato il 20/09/2013
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Nel 1975, tra il Lago di Caldaro e il comune di Ora, in provincia di Bolzano, è stato fondato il Centro per la Sperimentazione Agraria e Forestale di Laimburg ad opera della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige. In quell’occasione è stata decisa anche la realizzazione della Cantina aziendale che da allora porta avanti due mission principali: in campo viticolo effettua prove di confronto e selezione clonale e tentativi di coltivazione di nuove varietà e portainnesti; inoltre conduce studi sull’influenza dei metodi colturali sulla qualità dell’uva e del vino e sui disturbi fisiologici della vite come il disseccamento del rachide e l’avvizzimento del grappolo; fondamentale risulta infine il lavoro di zonazione delle numerose piccole aree di produzione dell’Alto Adige. Sul fronte enologico questo istituto effettua esperimenti volti allo sviluppo di nuove tecniche, fornisce consulenze presso altre aziende della regione e offre corsi di formazione e di aggiornamento professionale.

La cantina Laimburg utilizza esclusivamente uve dei propri vigneti e le traduce in vini dallo stile impeccabile e accurato, tipico di un’azienda privata, riuscendo a coniugare con successo le attività di ricerca e sperimentazione con la produzione. La gamma di Laimburg si divide in due selezioni, i Vini del Podere, a base di vitigni tradizionali, dalle tipiche caratteristiche varietali, lavorati essenzialmente in acciaio, e Selezione Maniero, che raggruppa vini dalla marcata personalità, provenienti da cru specifici, maturati prevalentemente in piccole botti e chiamati con nomi che riecheggiano le antiche leggende ladine delle Dolomiti, come il Lagrein Barbagòl (lo stregone che ammalia i sensi) o il Traminer Aromatico Elyònd (l’ardimentosa principessa della montagna dai capelli dorati). A quest’ultima categoria appartiene il vino da dessert Saphir, realizzato con Sauvignon Blanc in purezza. I grappoli sono raccolti dopo un lungo appassimento sulla pianta, verso la metà di dicembre, e quindi vinificati; dopo la fermentazione il vino riposa per 10 mesi in barrique di rovere, di cui 8 sui lieviti, ed è affinato per un anno in bottiglia.

Nell’annata 2004 si presenta di color oro zecchino con bagliori topazio; il profumo è inaugurato da una nota smaltata che si volatilizza già alla seconda rotazione del calice; si insinuano quindi essenze di uvetta sultanina, miele di tarassaco, pepe bianco, salvia, bucce di cedro candito, frutti esotici disidratati e frolla alla vaniglia. Nel palato fluisce morbido ed equilibrato, grazie all’acidità che ha resistito magnificamente all’assalto del tempo, andando a stemperare la nota zuccherina del gusto. Punteggiature sapide e la riproposizione speculare degli aromi olfattivi vanno a caratterizzare il lungo, appagante finale. Certamente corretto l’abbinamento col locale strudel di mele, anche se suona un po’ scontato; più indovinato il connubio con la rivisitazione di un classico della pasticceria della vicina Austria quale la Sacher Torte al cioccolato bianco o con la Pavlova, il dolce di origine australiana - dedicato alla ballerina russa Anna Matveyevna Pavlova - a base di meringa, panna montata e frutta fresca.

Podere Provinciale Cantina Laimburg
Laimburg, 6
39040 Ora-Vadena (BZ)
Tel. 0471 969700
www.laimburg.bz.it
azienda.laimburg@provincia.bz.it
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