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Benessere acustico, una conquista della ristorazione
Pubblicato il 08/03/2013
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Cosa c’è di più sgradevole dopo un cattivo cibo, un servizio pessimo e un vino animo in un ristorante? Be’ sicuramente la confusione. Ciò detto, molto spesso l’inquinamento acustico dei locali mette a rischio il piacere che un ottimo cibo, un eccellente servizio e un emozionante vino possono regalare. È allora fondamentale puntare sul benessere acustico dei ristoranti, lavorando sulle riverberazioni corte che possono prodursi solo in ambienti acusticamente trattati per generare minori riflessioni in grado di attenuarsi più velocemente nel tempo. È noto che, storicamente, proprio per riequilibrare i suoni, venivano utilizzati vasi ceramici, giare o cavità con aperture esposte al suono proprio sotto delle gradinate dei teatri antichi o nelle pareti di alcune chiese medioevali. La soluzione più efficace ed esteticamente elegante consiste oggi nell’utilizzare dei pannelli in legno fonoassorbenti come quelli progettati dall’azienda Patt del Gruppo Fantoni che, inseriti poi in una progettazione architettonica globale di controllo dei suoni, assicurano un risultato di sicura eccellenza nel ridurre l’inquinamento acustico di ristoranti e wine bar, regalando ai clienti un’esperienza di benessere capace di coinvolgere realmente tutti i cinque sensi.

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