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Il Girò di Cagliari
Pubblicato il 18/05/2012
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Le prime notizie della presenza in Sardegna di questo vitigno risalgono probabilmente al Quattrocento, quando ebbe inizio la dominazione spagnola in territorio sardo. La zona di produzione storica è rappresentata dal territorio del Campidano, una vasta pianura dell’isola situata nella parte sud occidentale tra la provincia di Cagliari e una buona parte di quella di Oristano. Dalla metà del Settecento, fu coltivato dai contadini locali, con ottimi risultati, fino all’epidemia della fillossera nella seconda metà dell’Ottocento, tanto da essere menzionato da poeti ed autori di origini isolane, dal giovane Goffredo Mameli come voce dialettale Nieddu alzu e Anghia Bàrja o Girone di Spagna e dal sassarese Andrea Manca dell’Arca, autore del trattato Agricoltura di Sardegna. Nel primo dopoguerra numerosi produttori decisero di sostituire il Girò con vitigni più produttivi e conosciuti, pur rimanendo ben presente nel territorio cagliaritano. Con l’istituzione della denominazione di origine controllata nel 1979, che autorizza la produzione di vini rossi con l’impiego esclusivo della varietà Girò nell’intera provincia di Cagliari e una buona parte di quella di Oristano, il vitigno ha ripreso interesse tornando a produrre vini dolci e liquorosi. Predilige terreni calcarei, argillosi, non umidi e i suoi piccoli acini, caratterizzati da una polpa dolce, consistente e un elevato grado zuccherino, danno vita a vini particolarmente corpulenti e robusti se vinificati nella versione secca; freschi ed eleganti se invece vinificati nella versione dolce e liquorosa.

Di livello la versione dolce del Girò di Cagliari della linea Donna Jolanda dei fratelli Meloni, proprietari di questa cantina centenaria fondata nel lontano 1899 a Selargius, comune del cagliaritano, molto apprezzata per la capacità di produrre in sistema biologico oltre 3 milioni di bottiglie, ma attenta allo stesso tempo alla valorizzazione dei vitigni autoctoni dell’isola. Fiori all’occhiello sono, oltre al Girò, la Vernaccia e il Nasco, seguiti da altre varietà locali marcate da un carattere tipico ed espressivo del territorio d’appartenenza. Tornando al Girò, il millesimo 2004 si presenta di colore rosso rubino concentrato. L’impianto olfattivo è disposto su profumi di visciole, marasche e more in confettura, fiori rossi macerati, sensazioni speziate dolci, noce moscata e sottili note di cioccolato. L’assaggio dolce, mai stucchevole, avvolge il palato con una grande morbidezza senza tralasciare un’accattivante freschezza. Lunga la persistenza, caratterizzata da ricordi fruttati e una gradevole vena sapida. Finale perfettamente equilibrato. Ottimo per accompagnare la pasticceria secca o i formaggi piccanti.

Meloni
Via A. Gallus, 79
09047 Selargius (Ca)
Tel. 070 852822
www.melonivini.com
info@melonivini.com

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