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Il cibo degli Dei
Pubblicato il 02/03/2012
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Giaveno è un piccolo ed elegante comune della Val Sangone, al confine torinese della Val di Susa. È uno dei tanti paesi del Piemonte dove ancora si riesce a respirare l’aria della tradizione, e nelle mattine di festa la chiesa centrale pullula di fedeli che poi si ritrovano in piazza a parlare del tempo, del governo e di calcio. Poi c’è il mercato, dove torno spesso volentieri a fare incetta dei formaggi esposti con orgoglio dai contadini del luogo, dal Seirass stagionato nel fieno al Cevrin, al Bruss (quello vero). A pochi passi vive la mia adorata famiglia di origine, e pur vivendo da “romano adottivo” nella più bella città del mondo, amo visceralmente quei luoghi natìi che conservano ancora il carattere della semplicità e dell’aria buona. E li amo ancor di più da quando ho conosciuto il miracolo umano che si chiama Guido Castagna. Proprio lì, a Giaveno, lontano da qualsivoglia riflettore, con passione e abnegazione d’altri tempi, opera colui che senza dubbio è uno dei più grandi maestri cioccolatieri del mondo. Sin da bambino ha profuso le proprie energie per concretizzare il sogno di produrre il cioccolato più vero, buono e puro che si possa immaginare. Il laboratorio è piccolo, ci si muove con fatica, ma il mulino a sfere, le stupende conche quasi d’antiquariato e le altre attrezzature sono accarezzate e coccolate da Guido come degli idoli, e il suo staff è un gruppo giovane e dinamico. Si respira aria di cortesia e di concretezza, di lavoro faticoso fatto con il sorriso, senza protagonismi né clamori. Il luogo di lavoro dove il calore e la passione sono le migliori medicine contro la stanchezza. Soprattutto, ci si inebria dello straordinario profumo delle masse di cacao in lavorazione, unito all’aroma inconfondibile e seducente della nocciola del Piemonte. Guido è un universo in moto, studia e si aggiorna continuamente, ha viaggiato tanto nei luoghi-tempio del cacao e tanto continuerà  a viaggiare, e chissà quali traguardi di sublimazione del gusto potrà ancora regalarci. Per ora “accontentiamoci” dei suoi gianduiotti, buoni come sono certo non li abbiate mai potuti assaporare, delle sue tavolette e delle sue praline, quintessenza del parossismo organolettico che solo il cioccolato sa dare.

 

Guido Castagna

Via Torino, 54

Giaveno (TO)

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