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Russia, i nuovi grandi estimatori dell’extravergine di oliva
Pubblicato il 02/03/2012
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L’olio extravergine di oliva è da sempre l’oro verde più amato e richiesto in Europa e nel mondo. Negli ultimi anni tutti i mercati hanno incrementato notevolmente le importazioni di questo prodotto, soprattutto quelli europei che hanno visto confermare anche nel 2011 l’Italia come leader nelle importazioni con il 51% di tutto l’import dei Paesi dell’Unione. L’anno appena concluso ha registrato da parte dell’Italia infatti un incremento d’acquisto di olive a basso costo da altri Paesi, che ha portato alla produzione di olio etichettato poi come “Made in Italy” e rivenduto anche all’estero, esclusivamente per profitto a discapito della qualità. Nello stesso anno però la maggiore crescita rispetto al 2010 è stata registrata in Russia, con un aumento del 70% delle importazioni, passate da 11.000 a 19.000 tonnellate. L’olio più acquistato in Russia proviene dalla Spagna (55% del mercato), Paese molto attivo nella promozione e commercializzazione di questo prodotto; l’Italia, in termini assoluti, si piazza al secondo posto (28% del mercato russo) e la Grecia al terzo (8%). A inizio 2012 il CEQ (Consorzio dell’Extravergine di Qualità) ha presentato uno studio dettagliato sulle nuove prospettive del mercato oleario mondiale, che si sta gradualmente espandendo seppure in proporzioni diverse da Paese a Paese. Fondamentale per la nostra produzione olearia, vista la crescita di queste nuove piazze commerciali, sarà quindi la costante presenza in Europa, attraverso iniziative di promozione delle nostre varietà e della qualità diffusa dell’extravergine tricolore. Iniziative di sensibilizzazione in grado di far riguadagnare il terreno perso negli ultimi anni rispetto ai nostri diretti avversari, Spagna in primis, più attenti di noi alla comunicazione.

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