Bibenda
Bibenda, per rendere più seducenti la cultura e l’immagine del vino.
Visualizza tutte le notizie
Un artista tra le colline del Verdicchio.
Angelo Accadia, viticoltore, pittore e scultore. Fautore di un dialogo tra arte e mondo del vino, la sua cantina a volte si trasforma in uno spazio espositivo.
Pubblicato il 05/04/2017
Angelo AccadiaAll’interno della più antica area di produzione del Verdicchio Classico si possono incontrare tante piccole e preziose realtà agricole incastonate in un paesaggio collinare che offre diversi  spunti di interesse naturalistico ed artistico. Deviando così dalla superstrada Ancona - Roma all’uscita Apiro - Mergo non passa inosservata  la splendida Abbazia di Sant’Elena, costruzione Romanico-Gotica fondata nel 1005 da San Romualdo. Siamo nella Valle dell’Esino, a ridosso degli Appennini, non lontano dal Parco naturale regionale della  Gola della Rossa e di Frasassi. Superata l’Abbazia e salendo per alcuni chilometri in direzione della frazione di Sasso, nel comune di Serra San Quirico, si raggiunge, con una deviazione sulla sinistra,  la cantina  Accadia. Incuriosisce, all’interno del piccolo cortile antistante la cantina, la presenza di alcune sculture. E’ il regno di Angelo Accadia, non solo viticoltore ma anche pittore e scultore. Da Milano Angelo si trasferisce nei primi anni ’80 nelle Marche cercando di instaurare e favorire un dialogo tra arte e mondo del vino. Una passione che si realizza e si esalta nelle etichette dei vini e nei numerosi eventi e simposi: mostre e degustazioni che coinvolgono anche emotivamente  il visitatore all’interno di una cantina che, quando necessario, riesce a trasformarsi in un originale  spazio espositivo.
 
Le vigne delle Cantine Accadia
Angelo Accadia in vignaI vigneti si estendono per più di 6 ettari sulla sponda destra del fiume Esino ad un’ altitudine che oscilla  tra i 350 e i 370 metri. In prevalenza Verdicchio ma anche, in minima parte, Montepulciano e Sangiovese.La diversa morfologia dei terreni (dal calcareo all’argilloso, dal medio impasto al tendenzialmente sciolto) riesce a conferire un carattere distintivo ai singoli vigneti. I vini che si ottengono sono di grande struttura e consistenza ma anche ricchi di sapidità e freschezza, grazie alla costante presenza di  una significativa escursione termica. Vini capaci di migliorare notevolmente nel tempo come dimostrano i vari e ripetuti  assaggi.  In cantina troviamo ancorabottiglie del 1995 (primo anno di imbottigliamento) che sorprendono per integrità e freschezza.

In vigna come in cantina Angelo, oggi affiancato dalla figlia Evelyn, controlla attentamente tutte le fasi della produzione. La conduzione dei vigneti avviene con metodi non invasivi così da consentire la presenza di aree di tutela della biodiversità. Tutte le uve sono selezionate e raccolte manualmente, in piccole cassette, e lavorate in tempi molto brevi. Pressatura e fermentazione variano in base al tipo di mosto che si vuole ottenere. L’affinamento avviene sulle fecce fini in vasche di acciaio e può durare fino a 12 mesi. Dopo l’imbottigliamento il vino subisce un ulteriore affinamento. “Il vino per noi”, racconta Angelo,” deve essere prima di tutto espressione del territorio e valorizzazione dei vitigni autoctoni. Negli anni abbiamo concentrato il lavoro sulle rese e così, grazie allo studio della morfologia dei nostri terreni, abbiamo potuto dare vita a vini con identità ben definite, ognuno con un carattere unico ed inconfondibile”.
 
I vini di Cantine AccadiaIn aggiunta al Rosso Piceno “Riverbero”, da uve Montepulciano  e Sangiovese, la cantina produce, da vigneti con prevalente esposizione  sud-est/nord-ovest,  diverse  versioni di Verdicchio dei Castelli di Jesi. Oltre all’ interessante passito “Innocenza”,  da uve appassite parte in pianta e parte in cassetta, con fermentazione in botti di acciaio inox e successivamente in tonneaux, Angelo propone Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico “Consono”, il Classico Superiore “Conscio” e la selezione “Cantorì”.

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Consono 2015 è ottenuto da uve fermentate in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Di colore paglierino scarico con tenui riflessi verde oro presenta un olfatto di bella freschezza e persistenza con riconoscimenti di fiori di campo, pesca, mela verde e cedro. In bocca è di piacevole beva, leggero,  fresco e sapido, con ritorni agrumati. In abbinamento agli spaghetti con le vongole. Il Verdicchio dei Castelli diJesi Classico Superiore Cantorì 2015 è invece ottenuto da una selezione di uve in piena maturità raccolte in più passaggi. I terreni sono prevalentemente sabbiosi e la resa per ettaro è di circa 50/60 quintali. Le uve ancora integre subiscono una pressatura soffice per l’estrazione del mosto fiore. La fermentazione  si sviluppa in acciaio inox a temperatura controllata di 18/20 gradi. Il vino di questa  annata si presenta con un  giallo dorato di particolare luminosità. Al naso si apre lentamente evidenziando  mandorla dolce, frutta gialla, erbe aromatiche e camomilla. In bocca è caldo, consistente e  succoso in buon equilibrio con la vena minerale che lo percorre. Apprezzabile la persistenza con ritorni di pesca gialla e mandorla dolce. Consigliatissimo  con un brodetto all’ anconetana o con una zuppa di Moscioli di Portonovo, molluschi selvatici tipici della Riviera del Conero.  Tra le annate meno recenti il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Cantorì 2010 offre una veste dorata di estrema nitidezza e trasparenza. All’olfatto risulta profondo ed avvolgente con sentori diagrumi, erbe aromatiche, pesca gialla matura e pasticceria. In bocca è pieno, intensoe ben strutturato con la presenza di una significativa e piacevole sapidità. Lime, frutta tropicale e mandorla sfumano in un finale pienamente soddisfacente e dalla bella sapidità.Tortelli di zucca ma anche gamberoni alla griglia.
 
I vini di Cantine Accadia
I vini di Cantine Accadia
FotografiaEmozionante l’assaggio del Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Cantorì 2009: un campione pienamente rappresentativo della tipologia e delle grandi potenzialità evolutive di questo vitigno. Colore giallo paglierino dagli ampi e luminosi riflessi verdolini.  Naso fresco di estrema eleganza dove si rincorrono piacevolmente cedro, mandarino, mela verde, pera Williams, salvia e timo. Palato di bello spessore, orientato inizialmente su note  agrumate, con una alcolicità robusta ma non invadente ed un perfetto equilibrio tra freschezza e morbidezza. Bella la progressione gustativa, con mela verde e pera in evidenza, e molto lungo il finale caratterizzato da una splendida sapidità e da piacevoli ricordi di mandorla amara. Sublime con i vincisgrassi. Un vino assai convincente con delle caratteristiche decisamente nordiche e con una lunga vita ancora davanti.

Menzione particolare per le diverse etichette realizzate nel corso degli anni da Angelo riprendendo particolari di quadri da lui dipinti. Anche i nomi di fantasia dei vini hanno un significato ben preciso. Così il Cantorì, dai quattro cantori dell’omonimo quadro: un inno alla gioia del canto e all’ebbrezza che può donare un bicchiere di vino. Passione per l’arte e per la terra che troviamo efficacemente riassunte nelle bottiglie di questa piccola ed interessante azienda familiare.
 
Cantine Accadia
Cantine Accadia
Cantine Accadia
Cantine Accadia
Cantine Accadia
Cantine Accadia
Società Agricola Accadia S.S.
Via Ammorto, 19 – Località Castellaro
60040 Serra San Quirico (An)
Tel e fax 0731 85172
info@accadiavini.it
www.accadiavini.it
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA