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Lo Spirito di Vergne
Pubblicato il 08/04/2016
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Entrare nella cantina di G. D. Vajra è un’esperienza consigliata per chiunque si trovi a Barolo, per l’esattezza a Vergne, essendo uno spazio “eno-spirituale”.
Le mura, che custodiscono gli strumenti atti alla vinificazione, sono decorate con vetrate disegnate da Padre Costantino, assumendo quasi le funzioni di luogo di culto; gli stessi collaboratori dell’accoglienza comunicano serenità e gioia nel raccontare quotidianamente la storia dell’azienda e dei suoi vini.

È sufficiente conoscere Aldo Vajra per comprenderne le ragioni; il suo modo di fare e la sua consapevolezza sono il risultato, in equilibrio, di chi è edotto di aver ricevuto in eredità le terre di famiglia, di averle sudate accompagnandole verso il futuro; tutta la produzione di fatti è al contempo gestita come una piccola azienda, nonostante le bottiglie prodotte annualmente si aggirino sulle trecentomila unità.

Come Aldo Vajra dichiara, il segreto si trova nel passare tutto il tempo disponibile in azienda, camminando lungo i filari per assaggiare, osservare e conoscere personalmente lo stato della produzione: “Fino a quando potrò fare tutto questo sarò a capo di una grande azienda; ma quando non potrò più controllare quanto vi accadrebbe - solo allora - mi ritroverò tra le mani, a malincuore, un’azienda grande”.

A completamento di tutto c’è il paesaggio tipico delle langhe, fatto di colline e vigneti che si perdono indeterminatamente.

Passiamo ora a una descrizione più tecnica: l’azienda conta di circa 100 ettari vitati, avendo recentemente acquisito le vigne che appartenevano a Baudana, nella zona di Serralunga d’Alba, dove oltre ai grandi Barolo, dove si producono vini da “cepages modestes” quali la Freisa, Nascetta e Moscato per terminare poi con vitigni internazionali come Pinot Nero e Riesling.

Il Bricco delle Viole, che con l’annata 2011 ha ricevuto i Cinque Grappoli di BIBENDA, è fuor dubbio il vino ambasciatore dello stile e della qualità di Vajra. Diversamente austero, questo vino - anticipato probabilmente dal nome – si presenta con un tocco primaverile, fatto di fiori scuri, accompagnati da frutta rossa matura; i tipici sentori di spezie e di tabacco, preceduti da un corposo tumulto balsamico, tardano ad arrivare; e nel momento in cui si manifestano, lo fanno timidamente, rendendo questo vino piacevole anche per chi con il Barolo non ha molta affinità. Il palato è altrettanto fine e vivo, dove freschezza e corpo accompagnano il tannino vivace per tutta la lunga durata.

Lato bianchi, impressiona il suo Riesling Langhe DOC; Il naso in un primo momento sembra stare fermo senza sbilanciarsi più di tanto, ma attendendo una decina secondi ecco che si presentano insistenti note di pompelmo, fiori gialli e pietra fossile che virano verso la fine su sensazioni dolciastre di zucchero filato. La freschezza è quasi astringente, la sapidità spinge a lungo la persistenza.

 

Azienda Agricola G. D. Vajra

Via delle Viole, 25 – Fraz. Vergne

12060 Barolo (CN)

Tel. 0173.56257

info@gdvajra.it

www.gdvajra.it

 

 

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