Bibenda
Bibenda, per rendere più seducenti la cultura e l’immagine del vino.
Visualizza tutte le notizie
Fuori Stagione
Pubblicato il 04/03/2016
Fotografia

Ovvero le proprietà benefiche dell’anguria. Il cocomero, detto anche anguria, rappresenta il frutto più dissetante e rinfrescante dell’estate, che mette d’accordo grandi e piccini. Assicura refrigerio alla sete e al caldo estivo e, a differenza di molti altri ottimi cibi, non è calorico.

Originario dell’Africa, viene coltivato dai tempi più antichi in tutto il mediterraneo: gli egizi, i greci e i romani. Il termine più antico è cocomero, che deriva dal latino cuculi, usato per la prima volta da Virgilio, per indicare però il cetriolo, mentre successivamente fu usato da Plinio, riferendosi invece proprio al cocomero. Il termine anguria invece, deriva sempre dal latino aggourion, usato nel VI secolo dal medico Aezio.

Appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, è una pianta erbacea annuale, con fusto strisciante e peloso, ramificato, con foglie grandi e dal picciolo largo. Il frutto può pesare fino a 20 kg con forma sferica od ovoidale, a buccia liscia, di colore verde screziato di bianco o di giallo. La polpa dell’anguria è rosso fuoco e contiene i semi: neri, bruni o bianchi. È succosa e zuccherina, ed è formata principalmente da acqua, zuccheri, proteine, vitamine, potassio, fosforo e magnesio. Sostanze che conferiscono un’importante azione diuretica, depurativa e detossificante, rendendo quindi l’anguria ideale per contrastare in maniera naturale la ritenzione dei liquidi, il gonfiore alle gambe, la cellulite e per ripulire reni e fegato. Inoltre un idoneo consumo di anguria riattiva la funzione intestinale e svolge un’azione antiaging e protettiva della pelle dai raggi UV, rendendo inoltre la pelle più luminosa e idratata.

Nonostante nessuno lo immagina, sembra che l’anguria sia anche un potentissimo afrodisiaco. Basterebbero infatti solo poche fette d’anguria per ottenere lo stesso effetto della pillola blu. A dimostrarlo è stato uno studio effettuato dall’Università del Texas: sembra che tale azione sia svolta dalla citrullina, ovvero un aminoacido che si trasforma in arginina e dilata i vasi sanguigni, in tal modo produce un effetto afrodisiaco. Sempre la citrullina, agendo sui vasi sanguigni, previene l’ipertensione, riduce il colesterolo e le patologie cardiache.

Il consumo di anguria può inoltre contribuire a migliorare il sonno poiché può stimolare nell'organismo la produzione di serotonina; infine, la presenza del licopene conferisce proprietà antitumorali.

In pratica, in un solo frutto troviamo una nutrita serie di proprietà benefiche, che uniscono la bontà all’utilità. L’anguria quindi è buona e fa bene!

© RIPRODUZIONE RISERVATA