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Gala Italia, New York City
Pubblicato il 26/02/2016
Fotografia

Manhattan ne è stata la cornice, di inconfondibile bellezza, con i suoi grattacieli, le insegne luminose, il laghetto nel verde di Central Park, i negozi affollati, i ristoranti invitanti e i maestosi e luminosi hotel.

I vini italiani ne sono stati il dipinto sulla tela, fatto di colori tenui o accesi, delicati o forti; di profumi inebrianti e intensi, eterei ed eccitanti; di sapori soavi, freschi, cremosi, avvolgenti, pieni e incisivi.


Il quadro realizzato è stato bellissimo, pregevole, arricchito dalla presenza delle persone che lo avevano dipinto: produttori, venditori, degustatori, organizzatori e tutti coloro che avevano prestato il loro lavoro, i loro sacrifici e la loro vita in nome di un’arte difficile e pretenziosa, ma portatrice  di risultati eccellenti.

Sì, alla 31esima edizione del Gala Italia, svoltasi il 18 febbraio al “The Pierre Hotel” in New York, l’arte vitinicola ha raggiunto la perfezione. Importanti aziende italiane del calibro di Antinori, Bertani, Ferrari, Zonin, Mezzacorona, Tenuta Santa Caterina, Planeta, Rocca delle Macìe, Cavit, Condè, Sorrentino e Formilli-Fendi hanno presentato i loro vini appositamente selezionati per l’evento.

L’atmosfera era surreale: saloni immensi, cristalli, tappeti, luci, eleganza, cibo raffinato e vini straordinari… ma soprattutto uomini e donne felici di poter far degustare il frutto del loro lavoro, felici di poter comunicare i loro vini ad un pubblico internazionale, felici di spiegare ai presenti i loro territori, le loro tradizioni e le loro speranze future, felici di rappresentare l’Italia e gli Italiani negli Stati Uniti.


La manifestazione in favore del Made in Italy è stata organizzata da Lucio Caputo (nella foto, mentre dà il benvenuto agli ospiti del Galà Italia), fondatore e Presidente, dell’Italian Wine & Food Institute e oltre alle Aziende produttrici erano invitati illustri giornalisti americani, come Adam Strum, editore e direttore di Wine Enthusiast, da sempre riconoscitore delle eccellenze vinicole italiane; e il noto giornalista John Mariani, autore di libri di grande successo sui vini e sul cibo italiani; la famosa giornalista del New York Time, Florence Fabricant, ed altri nomi importanti e accreditati nel settore. Questi giornalisti, durante la cena, sono stati premiati proprio per il loro autorevole contributo allo sviluppo dell’immagine dei vini e del cibo italiani negli Stati Uniti. L’Italian Wine & Food Institute, infatti, è un’organizzazione non a fini di profitto, fondata nel 1983 per incrementare gli scambi e le relazioni fra l’Italia e gli USA, e promuovere la diffusione dei vini e dei prodotti alimentari italiani. Grazie al suo insigne e bravo Presidente, nonché a tutti i collaboratori, questo Istituto ha contribuito in maniera rilevante al successo conseguito dai vini italiani all’estero negli ultimi 30 anni.


Ogni portata del ricco e gustoso menù è stata accompagnata dai vini italiani presentati e premiati: gli “Agnolotti filled with Ricotta and Butter and Sage Sauce” hanno aperto le danze abbracciati al Ferrari Riserva Lunelli 2006; il “Branzino with Artichoke and Fennel Confit Oven Roasted Tomato Coulis” ha avuto come partner Planeta Chardonnay 2014 e anche il Monferrato Bianco Silente delle Marne di Tenuta Santa Caterina; e poi i “Red Wine” hanno danzato con il Brasato servito insieme alla polenta e ai funghi, come il Chianti Classico Villa Antinori Riserva 2011, il Montefalco Sagrantino Carapace 2008 di Lunelli, il Sangiovese di Romagna Riserva 2008 di Condè.

La giovane Chiara Condello, proprietaria insieme a suo padre dell’azienda Condè, produttori del Sangiovese di Predappio, ha tenuto un breve discorso sul territorio, sulla continua e costante ricerca del dialogo tra uomo e natura, e della passione necessaria per arrivare a produrre vini di qualità. Interventi interessanti anche da parte dei rappresentanti dell’Azienda Mezzacorona e Bertani.


Anche il Sindaco di New York, the Mayor Bill de Blasio, ha tenuto a far recapitare il suo “Welcome” agli ospiti del Gala Italia (a sinistra la lettera del Sindaco), ha ringraziato l’Italian Wine & Food Institute nell’onorevole persona di Lucio Caputo, e ha ribadito che “il vino italiano emana il calore, la raffinatezza e la generosità della cultura italiana al di là dei propri confini”.

BIBENDA è stata una gradita presenza, in rappresentanza della Fondazione Italiana Sommelier e di tutti gli Italiani appassionati di vini: è stata molto apprezzata perché considerata moderno ed efficiente mezzo di comunicazione delle innumerevoli emozioni e sensazioni che solamente il vino riesce a trasmettere.

 

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