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F for Franciacorta
Pubblicato il 19/02/2016
Fotografia

“F for Franciacorta” è il titolo del cortometraggio sulle terre di uno dei più grandi spumanti metodo classico italiani. Prodotto dal Consorzio Franciacorta per la regia di Massimo Zanichelli - docente di cinema, documentarista e acuta penna del vino – e presentato in anteprima alla 66esima edizione della Berlinale, è da pochi giorni disponibile alla visione alla pagina http://film.franciacorta.net/it/ .

Il film illustra la Franciacorta e il Franciacorta attraverso le voci dei suoi protagonisti - da Riccardo Ricci Curbastro a Franco Ziliani, da Maurizio Zanella a Vittorio Moretti - chiamati a raccontare la propria terra durante il trascorrere delle stagioni: le suggestive immagini dell'areale compreso fra il Monte Orfano e il lago d'Iseo e i suoni naturali catturati con delizioso tatto, immergono lo spettatore nella realtà quasi onirica di questi luoghi, dove tutto vive e si muove intorno alla vite e ai suoi frutti.


E' una dimensione in cui il tempo sembra dilatarsi fino all'inverosimile quella fotografata da Zanichelli, finchénon arriva il momento della vendemmia, quando la necessità di raccogliere le uve giunte a perfetta maturazione sconvolge il serafico idillio con la sua gioviale frenesia di uomini e donne, di macchine e mezzi: la Franciacorta, come ricorda Ziliani, è un'isola dove tutti vanno nella stessa direzione.

 

L'elogio della qualità e della costante ricerca della perfezione traspaiono in ogni fotogramma, dalla cura con cui i potatori sistemano le piante alla delicatezza con cui i raccoglitori vendemmiano l'uva, ma anche in ogni gesto, in ogni sguardo da sognatori e in ogni parola dei grandi produttori di questa regione, tutto ci lascia pensare di essere davvero di fronte ad una terra meravigliosa che può dare solo frutti straordinari, se gli uomini lo vogliono - per dirla con Vittorio Moretti.

“F for Franciacorta” è il racconto di un territorio, di un terroir che si fa mondo e dimensione altra rispetto alla realtà industriale della Lombardia, dove ancora contano la passione e l'amore per la vita contadina, con i suoi ritmi, le sue difficoltà, ma anche le grandi soddisfazioni che riesce a regalare a chi sa trarre da essa gli insegnamenti per migliorarsi giorno dopo giorno.  Sono venti minuti di grande spettacolo, sia per chi ha già visitato questi luoghi e ne ha conosciuto gli uomini e le donne che li animano, sia per chi non l'ha ancora fatto - e che probabilmente, grazie a questo film, correrà ai ripari – ma sono soprattutto venti minuti di grande servizio al mondo del Vino italiano, venti minuti di storia, arte e cultura del nostro Paese narrati con garbo, sensibilità artistica e mano sicura. Un progetto che merita importanti attenzioni e riconoscimenti per la sua qualità e la sua forza divulgatrice, con la speranza che sia un punto di riferimento, per tutti, per capire cosa sia la comunicazione efficace del Vino.

 

 

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