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Appius, una cuvée che esce dagli schemi
Pubblicato il 13/11/2015
Fotografia

Il 6 novembre 2015, presso la centenaria cantina di San Michele-Appiano, ha avuto luogo la presentazione Appius 2011, seconda edizione del “vino dei sogni” ideato e firmato dall’enologo aziendale Hanz Terzer (nella foto sotto). Appius è la prima cuvée aziendale realizzata senza vincoli o schemi precisi “L’idea Appius me la porto dentro da tanto tempo, dovevo solo attendere il momento giusto”, sottolinea il celebre winemaker. La ricetta del vino sarà una sorpresa ogni anno e la proporzione delle singole varietà utilizzate varierà a seconda dell’annata; uve eccellenti che rispecchino il meglio del millesimo. Nel caso dell’Appius 2011 il protagonista è il Sauvignon, una delle varietà più importanti della Cantina San Michele-Appiano, accompagnato da Chardonnay e Pinot Grigio; ma gli ingredienti che caratterizzano questa straordinaria cuvée sono nondimeno le bassissime rese per pianta e la scrupolosa selezione delle uve provenienti da viti di 25-35 anni.

La scelta del nome Appius è invece strettamente legata alla sua terra d’origine, poiché tale termine è la radice storica e romana del nome Appiano, area con tradizioni viticole risalenti all’impero romano, nota oggi come zona di produzione dei bianchi più espressivi e longevi della penisola. Viti ben radicate e profondi terreni calcareo-ghiaiosi conferiscono ai mosti una tempra tale da accettare di buon grado maturazioni in legni piccoli senza che i caratteri varietali e minerali ne risultino appannati “Volevo raccogliere a parte proprio l’uva migliore di queste viti, affinarla e produrne un vino completamente nuovo e strepitoso, per poter competere alla pari con le zone vitivinicole più rinomate al mondo”. Ma un prodotto così pregiato richiedeva un contenitore altrettanto raffinato. Ogni anno non solo viene reinterpretato il blend, ma viene riprogettato anche il design della bottiglia, con lo scopo di realizzare una rarissima wine collection - la produzione è limitata a cinquemila bottiglie numerate -, in grado di accrescere l’interesse al prodotto degli appassionati di tutto il mondo. Nella fattispecie, la veste grafica dell’edizione 2011 è stata ispirata alla sezione aurea o proporzione divina, che indica nell'ambito delle arti figurative, dell’architettura e della matematica una proporzione molto frequente in natura, riconosciuta come ideale di bellezza e armonia.

Riguardo l’andamento climatico, l’annata 2011 ha costretto lo staff aziendale ad affrontare sfide impegnative. Ad una primavera eccezionalmente calda e secca è seguito un giugno con temperature nella media e molta pioggia. Un mese di agosto particolarmente asciutto e un settembre all’insegna dell’equilibrio hanno rimesso in carreggiata un’annata che ha regalato bianchi equilibrati, dall’acidità meno sferzante rispetto alla media, e di grande espressività organolettica. Nel calice il vino sfoggia una mise paglierino con riverberi oro. I tratti varietali del Sauvignon, percepibili ma mai in risalto, si fondono a note di frutta a polpa gialla matura, agrumi canditi, erbe alpine e cipria su uno scintillante sottofondo minerale. Al palato rivela un’armonia perfettamente centrata, complessità e un contributo dei legni di maturazione che, a dispetto degli elevatissimi obiettivi del progetto, risulta ancor più ponderato e sobrio che in altri bianchi della linea Sanct Valentin. Una Cuvée che esce dagli schemi di una tradizione monovarietale e accompagna la vitivinicoltura altoatesina verso limiti qualitativi finora inesplorati.

St. Michael-Eppan
Via Circonvallazione, 17/19
39057 Appiano (BZ)
Tel. 0471 664466
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