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Cherasco al bacio
Pubblicato il 18/09/2015
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Tra Bassa Langa e Roero, il comune di Cherasco domina la valle nel punto in cui i fiumi Stura di Demonte e Tanaro si incontrano. Consigliabile per tutti i gaudenti perché sovrasta quel grande triangolo dell’enogastronomia piemontese fatto di fiere e Università del Gusto, ma anche di alta ristorazione stellata: Pollenzo, Bra e Alba. E’ centro nazionale dell’elicicoltura, grazie alle sue prelibate lumache. Dalla bella pianta a scacchiera, di chiara derivazione romana, questa cittadina è ricca di testimonianze storiche, a cominciare dal Castello Visconteo dove, nel 1356, Giovanna la Pazza fece cadere l’amante da una delle torri, colpevole di essersi presentato troppo stanco all’incontro amoroso. Fu anche luogo di ritiro della Corte dei Duchi di Savoia durante le pestilenze e sede di importanti Trattati di Pace, nel 1631 e poi nel 1796: Napoleone stesso pose la firma in quel Palazzo Salmatoris che oggi  è fresco di restauro. Lungo i portici che si snodano ai piedi dei numerosi edifici nobiliari si incontrano la Sinagoga, la Torre civica e l’Arco del Belvedere. Tra le architetture religiose spicca il Santuario della Madonna del Popolo, opera dell’architetto e pittore cheraschese Sebastiano Taricco, tra i più significativi artisti del barocco piemontese.

Ma la vera scoperta sono le botteghe cittadine, dove pulsa una placida vita quotidiana. Sorprendente il negozio della bella Dott.ssa Stefania Rossi che ha ricostruito con grande amore e sensibilità le tracce “odorose” della Cherasco “pubblica” e “privata”. L’acqua che scorre lungo la città si impreziosisce di vita, divenendo altro da sé, quasi l’identità di una comunità. L’“Acqua di Cherasco” è una Collezione di profumazioni per la casa a base di essenze naturali che cristallizza emozioni, ricordi, stagioni e singoli momenti della vita cittadina. “Champ de Fleurs”, ad esempio, è l’essenza floreale dedicata ai bastioni, “Library” è il profumo di spezie dei Trattati di pace, “Secret garden” custodisce gli aromi dei giardini privati, “Lino” e “Talco” ricordano i bucati stesi al sole di primavera e l’intimità casalinga.

Dall’acqua si passa al cioccolato. Sull’altro lato della strada si trova infatti la storica Pasticceria Barbero, dove il tempo si è fermato al 1881, anno di creazione dei primi “baci”. Le nocciole di Langa spezzettate sono ricoperte di cioccolato fondente secondo l’antica ricetta di Marco Barbero. Nato a Cherasco questo giovane pasticcere in piena età giolittiana lavorò come garzone a Torino per apprendere l’arte di pasticcere. I Cioccolatini Fantasia, come erano chiamati all’inizio, nacquero per riutilizzare i frammenti di nocciole che rimanevano nel tagliere dopo la preparazione dei tronchetti di torrone. Un grande recupero che è all’origine della dolce tradizione degli innamorati. Entrare in questo Locale Storico d’Italia è uno spettacolo per gli occhi. Ampie vetrine smerigliate incorniciate da biondo legno e contenitori di vetro antico custodiscono dolci di ogni tipo: confetti, pastiglie, meringhe, nocciole, torte, bignè. Ma Barbero è più di tutto il trionfo del migliore cioccolato. Infine, non può mancare il vino. Cherasco è annoverato tra gli undici comuni di Barolo per il suo unico singolo cru: il Mantoetto. Il vigneto, che è di proprietà di un solo viticoltore, il Marchese Umberto Fracassi, ha una posizione del tutto peculiare e vi si alleva Nebbiolo Lampia, Michet e Rose. Si trova alle spalle del borgo di La Morra, con una bella esposizione a sud ovest e l’affaccio verso il Tanaro. Immancabile l’effetto pedoclimatico del fiume. Ma si tratta di un vino difficile da reperire. Sono stati vani i tentativi perfino presso la cantina, proprio al centro della cittadina. Dopo giorni scoviamo all’Enoteca Lumaca di Via Cavour una bottiglia di Barolo Mantoetto 2008, offerta in degustazione. Fuori dal suo nascondiglio, ci è apparso un vino dal naso introverso con dominanza di profumi scuri e terragni. Indice di un carattere nobile, quanto austero e scontroso, sprigiona sentori di frutta rossa matura, sottobosco, spezie orientali e incenso. In bocca è pieno, materico, quasi imponente, con freschezza decisa e tannini rotondi. Una singolare e caratteristica espressione territoriale del grande universo dei Barolo. Reperibile solo a Cherasco, con acqua, cioccolato e un pizzico di fortuna. 

Acqua di Cherasco
Dott.ssa Stefania Rossi
Via Vittorio Emanuele, 65 
12062 Cherasco (CN)
Tel. 0172-488231

Barbero
Corso Luigi Einaudi, 38/E 
Via Monfalcone 1, 
12062 Cherasco (CN)
Tel. 0172 487219
www.barberocioccolato.com

Marchese Umberto Fracassi
Via Monfalcone, 1 
12062 Cherasco (CN)
Tel. 0172 486910
www.cantinafracassi.it
info@cantinafracassi.it

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