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Moser e il suo Trento Doc
Pubblicato il 27/03/2015
Fotografia

Ha un outfit rosa e un nome particolare, lo Spumante trentino di casa Moser. 51,151 sono i chilometri percorsi da Francesco Moser in un’ora nel 1984 a Cittá del Messico. Questo record dell’ora fu molto importante perché oltre a battere il precedente primato di Eddy Merckx, fu utilizzata una bicicletta rivoluzionaria e dei metodi di allenamento completamente innovatiti tanto da essere ancora oggi in uso. Il modello della bicicletta fu chiamato “va por la hora”, ovvero le stesse parole che lo speaker messicano urlò poco prima del raggiungimento del record.

Dal 1984 l’azienda Moser produce un metodo classico Trento Doc con il nome 51,151 in onore e in ricordo di quel record che segnò la storia ciclistica mondiale. Un Trento Doc dove sono racchiuse la professionalità, la passione e lavoro di una grande famiglia. L’azienda agricola Moser nasce nel 1979 su iniziativa di Diego e Francesco Moser impegnati da sempre nella coltivazione di vitigni di proprietà in Valle di Cembra. Una storia dunque di tradizione contadina quella della famiglia Moser tra i vigneti del Trentino che risale dagli anni ’50 e che la vede oggi alla terza generazione. Nel 1987 Francesco Moser, terminata la sua straordinaria carriera ciclistica, decise di acquistare il Maso Villa Warth a Gardolo di Mezzo, antico podere vescovile nelle vicinanze di Trento, per stabilirvi la nuova sede dell’azienda che fino allora era a Palù di Giovo, luogo che vide i suoi natali. Qui oltre alle superfici vitate interamente rinnovate, fu costruita la nuova cantina che oggi è gestita dai figli Carlo e Francesca e dal nipote Matteo. La proprietà è costituita da 25 ettari di cui 10 di vigneto e 15 di bosco. L’esposizione a sud est, la composizione calcarea dei terreni e “l’Ora del Garda” che ogni giorno d’estate si forma sull’omonimo lago e sale verso nord, fanno di questo luogo un ambiente unico per la coltivazione dei bianchi aromatici e delle basi spumante. Il vitigno principale di questo splendido Spumante 51,151 Brut é lo Chardonnay (90%) assemblato con il Pinot Nero (10%). Una parte (circa il 20%) viene vinificata in botti di legno. Il prodotto è poi affinato in bottiglia per 30 mesi.

Oggi in degustazione abbiamo una bottiglia magnum con sboccatura Ottobre 2012. Ha un incarnato dorato e un perlage presente e minuto. Il suo profumo si esprime con carattere e vitalità nei sentori di cedro, di pompelmo, mela e nei richiami di tostatura fresca. Pungente il velo di salvia e timo. L’assaggio è vigoroso, vibrante con una decisa impronta agrumata ma con un corpo ben tornito e in ottimo equilibrio. Vino coerente nel ricordo e nell’anima. In tempi odierni è giusto concedersi certi piaceri organolettici proprio con queste “bollicine” trentine, deliziando così il palato come allora la vista fu deliziata da quella storica corsa in bicicletta.

Francesco Moser 
Maso Villa Warth - Via Castel di Gardolo, 5 
38121 Trento (TN) 
Tel. 0461 990786 
www.cantinemoser.com 
info@cantinemoser.com 

 

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