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Chianti Classico Docg Euro 3,99
Pubblicato il 20/02/2015
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Sta passando in televisione questo messaggio pubblicitario e dice anche che è a denominazione controllata e garantita.

Per l'ennesima volta dobbiamo sopportare questa ingiuria al vino e dobbiamo sopportarla mentre stiamo svolgendo, in molti, un grande lavoro per un'immagine vino italiano di qualità sempre più di significato, ossia di credibilità assoluta.

Così non si va da nessuna parte e soprattutto si mettono in discussione i nostri sforzi e quelli dei Produttori seri.

Certo, la denominazione d'origine è il peccato originale. Contraddizione in essere della volontà di quasi tutta la maggioranza dei Produttori che sono gli unici a fabbricare qualità. Nessuna legge e nessun marchio può garantirla.

Il legislatore non vuole tornare sui suoi passi perché subisce molte resistenze dai produttori. Il serpente si morde la coda e noi seguitiamo a ridere quando gli stessi produttori vantano la doc "casaletto di sotto".

Questo matrimonio doc-qualità non si farà mai, fino a che le tradizioni, i territori, le diversità vorranno identificarli con una doc.

La ricchezza del nostro Paese non può e non deve essere bollata e riconosciuta da una denominazione di legge, ma da ben altro.

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