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Soave Le Bine… ed è già primavera!
Pubblicato il 13/02/2015
Fotografia

Il gruppo vinicolo Campagnola, la cui casa madre si trova a Marano di Valpolicella, ha abbondantemente superato il secolo di attività. Un’avventura iniziata agli inizi del Novecento da Carlo Campagnola e proseguita dalla moglie Caterina Zardini che, dopo la prematura scomparsa del marito, ha continuato con lo stesso piglio l’attività di famiglia. Oggi l'azienda lavora a stretto contatto con oltre 50 viticoltori nelle aree più vocate del comune di Marano di Valpolicella, raggiungendo una superficie vitata di circa 80 ettari; possiede inoltre 30 ettari nella zona del Bardolino Classico, 25 ettari nel comune di Mortegliano in Friuli Venezia Giulia e collabora con alcuni viticoltori di fiducia nell’area del Soave per altri 20 ettari, per un totale di 5 milioni di bottiglie all’anno.

Tra le pieghe di una produzione tanto vasta capita di scoprire delle etichette veramente sorprendenti, che sanno stupire oltre l’atteso, come il Soave Classico Le Bine, realizzato con grappoli di Garganega (70%) e di Trebbiano di Soave provenienti dal cru di “Monte Foscarino” (nella foto). Dopo la vendemmia manuale, le uve sono lavorate nel modo più semplice possibile per conservare intatti gli aromi varietali tipici della Garganega. Effettuata la pigiatura soffice, seguono una breve macerazione a freddo, la maturazione in acciaio inox per qualche mese e un breve affinamento nella simpatica bottiglia panciuta, chiamata “Tortuga”.

Benché attraverso gli anni il Soave Le Bine abbia dimostrato di mantenere un profilo organolettico piuttosto omogeneo, assaggiare l’annata 2012 si rivela una vera una festa per i sensi, un viatico efficace per scuotersi dal grigiore dell’inverno. Già il colore paglierino dorato suggerisce un anticipo di sole. Ma il bello viene dopo, nel momento in cui, avvicinato il calice al naso, inspiriamo forte e istintivamente chiudiamo gli occhi… all’istante siamo investiti da una brezza primaverile e trasportati nel bel mezzo di un prato disseminato di campanule, genziane, primule e narcisi, ai piedi dei peschi in fiore, inebriati dal profumo che spira dagli alberi di mandarini e di limoni. L’assaggio ribadisce in pieno ciò che l’olfatto ha intercettato, snocciolando la medesima parata floreal-fruttata, arricchita da una verve acida piacevolmente citrina. Il finale, con una sottolineatura di mandorla dolce, vede spegnersi - ahimé troppo in fretta - le suggestioni che per un attimo, in modo quasi tangibile, ci hanno proiettato verso la bella stagione, fornendoci un motivo ulteriore per indugiare in nuovi sorsi.

Campagnola
Via Agnella 9
37020 Marano di Valpolicella (VR)
Tel. 045 7703900
www.campagnola.com
campagnola@campagnola.com

 

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