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Bibe, vivas multis annis!
Pubblicato il 06/02/2015
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“Bevi, vivrai molti anni”. Questa scritta, che troviamo incisa sulla Coppa Trivulzio, risalente al IV secolo d. C. e rinvenuta nel 1600 nelle campagne novaresi (in mostra permanente presso il Museo Archeologico di Milano), testimonia come l’intero areale fosse teatro di una fiorente attività vitivinicola già in tempi molto remoti. Attualmente questa parte dell’Alto Piemonte, che ingloba le provincie di Novara e Vercelli, è costellata di cantine specializzate nella produzione di due fiori all’occhiello dell’enologia regionale, il Ghemme e il Gattinara. Tra queste l’azienda Torraccia del Piantavigna, situata proprio nel comune di Ghemme, ai piedi del Monte Rosa, su una superficie di 40 ettari, votati in via esclusiva ai vitigni della tradizione locale come il Nebbiolo, che da queste parti è chiamato Spanna, la Vespolina e l’Erbaluce. Il nome della tenuta deriva dalla torre diroccata del vicino Castello di Cavenago, La Torraccia, e dal cognome del bisnonno materno (Pierino Piantavigna) dell’attuale proprietario, Alessandro Francoli. Per onorare la memoria dell’antenato che aveva dedicato tutta la sua vita alle vigne e ai vini, sin dalla fondazione della cantina, nel 1990, sono state conservate le antiche tecniche vitivinicole del luogo, una filosofia che negli ultimi anni non ha impedito di portare avanti profonde trasformazioni per ridurre al massimo l'impatto ambientale. La metodologia di lavoro è stata affinata per non sprecare nulla dei grappoli provenienti dai vigneti di proprietà; dopo la pressatura le vinacce sono avviate alla produzione di grappa e, successivamente alla distillazione, i vinaccioli sono impiegati per realizzare l’olio di vinacciolo, un condimento sano e ricco di vitamine, mentre le vinacce esauste sono essiccate per produrre barrette di pellet per il riscaldamento degli interni. Infine sono stati installati pannelli fotovoltaici che coprono il 75% del fabbisogno di energia dell’azienda ed è stata concepita una versione “slim” delle bottiglie che ha ridotto sensibilmente il peso del vetro utilizzato. In riconoscimento di così tanto impegno, nel 2014 il Touring Club Italiano ha assegnato a Torraccia del Piantavigna il premio Eco-friendly.

Benché l’offerta della cantina comprenda diverse etichette di pregio, alcune anche molto originali come il bianco Tre Confini, un uvaggio di Erbaluce, Cortese e Sauvignon Blanc acquistato da un viticoltore di fiducia, al top della produzione rimane il Ghemme (Nebbiolo 90%, Vespolina 10%) che abbiamo provato nella versione 2008. Questo millesimo è stato profondamente segnato dall’andamento del clima che, dopo un inverno inaspettatamente mite, una primavera piovosa e un’estate fresca, ha visto il mese di ottobre con temperature superiori alla media che hanno favorito una maturazione pellicolare e della polpa maggiore rispetto alle annate precedenti. Ne è derivato un Ghemme che si allontana un po’ da ciò che ci saremmo aspettati da questa tipologia di vino, già a partire dal colore che è di un granato piuttosto intenso; il bouquet, ampio e suggestivo, spazia dalla susina matura alla mora confetturata, dal succo di ribes all’arancia sanguinella mentre sullo sfondo si stagliano spezie esotiche, sfumature boisé e una mineralità di porfido e grafite. Il palato è presidiato da tannini pimpanti, con leggere venature verdi, sintomo di una maturazione fenolica non perfettamente raggiunta, spalleggiati da un’acidità più che adeguata, considerata l’annata (salvifiche in questo senso le forti escursioni termiche registrate prima della vendemmia); si eclissa infine con linearità in un finale di bocca lungo e sapido.

Torraccia del Piantavigna
Via Romagnano 69/A
28074 Ghemme (NO)
Tel. 0163 840040
www.torracciadelpiantavigna.it
info@torracciadelpiantavigna.it

 

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