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Post brindisi in “bianco” e in “nero”
Pubblicato il 09/01/2015
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Le bollicine, regine di occasioni festose, salotti culturali e situazioni amorose, sono come i personaggi di un teatro: sono reali ma non tangibili. Le puoi vedere, le puoi ascoltare, farle tue sentendole lisce sulla lingua, ma mai toccarle con le dita. Evanescenti nel loro ultimo respiro, le bollicine danzano una danza mai uguale fatta di milioni di attimi unici con movenze a volte raffinate altre volte irrispettose, nel loro zigzagare impazzito.

Il senso di potere che riesce a regalare un sorso di bollicine seguito da un altro, è un piacere sottile, lento, che gestisce il tuo volere. Ciò può affascinarci, rilassarci oppure turbarci, non importa. L’importante è possedere il potere che ha un suo gusto, un suo sapore, che possiamo ritrovare in uno Champagne o in uno Spumante.

Il “bianco”: Franciacorta Majolini Brut Satèn 2008
Nel 1995 viene registrato il marchio Satèn che individua una particolare tipologia di Franciacorta con solo uve a bacca bianca (prevalentemente Chardonnay) e con solo 4,5 atmosfere anziché le classiche 6. L'unicità della sua minore spumantizzazione rende il prodotto finale più carezzevole al gusto. Il Franciacorta Majolini Satèn 2008 è Chardonnay in purezza e sosta 36 mesi sui lieviti prima della sboccatura. Spumante adatto alla seduzione già dal colore caldo dell’oro che riveste il bicchiere per proseguire con lo schioppetio ovattato del fine perlage. Profuma di “feste natalizie” con sentori di pandoro e del suo zucchero a velo, di torrone bianco e delle sue nocciole tostate; poi note agrumate dolci quali il cedro e il bergamotto. Alla gustativa emoziona, il sorso è cremoso, avvincente e avvolgente, di giusta freschezza, con gli accenni sapidi del mare d’inverno, quello sì malinconico ma pieno di turbamento.

Il “nero”: Champagne Prévost La Closerie Cuvée Les Béguines Extra Brut
Un Pinot Meunier vinificato e affinato esclusivamente in legno con tecniche biodinamiche da soli 2,2 ettari di vigneto (Les Beguines) ai piedi della Montagne de Reims. Un Blanc de Noirs, dunque, e come potrebbe essere? Un vero gioiello! Un vero e proprio gioiello, lo dice anche il nome, inoltre la Closerie Cuvée Les Béguines è lo Champagne che Jérom Prévost, allievo di Selosse, produce in poche bottiglie e, quindi, già raro trovarle. L'oro vivo e la sostenibile leggerezza delle bollicine incantano lo sguardo. Le sfumature odorose di spezie si aprono a toni più biscottati e mielosi dopo che lo Champagne riposa un po' nel calice. Il lavoro del legno è in giusto equilibrio con la sua verticale pungenza che invade subito il palato. Una freschezza ben presente, inizialmente vibrante ma non rugosa, piuttosto sottile e acuminata che induce nella voluttuosa voglia di non esserne mai sazi e di desiderarne ancora.

Franciacorta, Champagne, Spumante o Prosecco, da soli o in compagnia, che siate spenti o accesi, continuate ad alzate sempre i calici, in qualsiasi occasione, perché l’ottimismo sconfigge tutte le battaglie e il potere ne colora le vittorie.

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