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“Come un buon vino”, Parole di Papa Francesco
Pubblicato il 12/12/2014
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Ricordiamo quanto avevamo scritto sull’editoriale del numero 49 di BIBENDA.

Quasi una parola chiave, una similitudine per far capire cos’è il buono.
La parola vino l’ho sentita già quattro volte nei Suoi discorsi pubblici e per quattro volte ho gioito al pensiero della forza del messaggio, senza enfasi, senza ammiccamenti, senza timore, bensì con l’intensità e l’efficacia di chi vuole confrontare il meglio con il meglio.

In modo del tutto normale, senza falsi pudori, il buon vino viene nominato in pubblico da una voce importante. Senza dietrologie. E, improvvisamente, scopriamo che anche questa è una Sua rivoluzione. Perché non fa riferimento al Vino da Messa, non scomoda il Sangue del Cristo, né si riferisce alle Nozze di Cana. Nessuna celebrazione, ma il Vino diventa un piacere, ed è buono come...

Un messaggio che subito stupisce e poi rallegra perché siamo troppo abituati al torpore incosciente dei media e delle istituzioni.

Invece, Papa Francesco ci ha regalato un messaggio forte, una dichiarazione di piacevolezza che non ha bisogno di essere interpretata: è sincera “come il buon vino…” e noi lo ringraziamo.

Mentre ancora gioivamo di questo, durante l’Oscar del Vino 2014 veniamo a sapere che un delinquente mette in vendita 30.000 bottiglie di ciofeca e gli dà il nome di Brunello di Montalcino. Allarme contraffazione! Ancora una volta è una griffe importante ad essere imitata, storpiata nella sua qualità così come le borse di Louis Vuitton, i profumi di Cartier e il Parmigiano.

Ma qui si tratta del vino. E quindi prime pagine sui giornali e sui teleschermi: finalmente si parla di vino!

Quel “signore” per mettersi in tasca 50.000 Euro ha fatto chiasso, ha fatto danno all’Italia, al Brunello e al Vino italiano tutto. Ha fatto del male e deve essere punito anche per questo.

È stato causato un danno di immagine, certamente basato sugli equivoci. Eppure, al Colosseo, a Fontana di Trevi o sulla spiaggia le contraffazioni coesistono con l’arte e con la storia.

Ma non fanno notizia.

Franco M. Ricci

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