Appena pubblicato e subito rilanciato dal sito www.inumeridelvino.it il rapporto annuale Mediobanca Research sui fatturati delle aziende vinicole tricolori. L’anno di riferimento è il 2013 e le migliori 22 cantine italiane, per performance di fatturato, hanno, tutte insieme, raggiunto quota 2,94 miliardi di euro, ovvero +5% rispetto al 2012. Le prime dieci, sottolinea Marco Baccaglio nel suo sito, hanno fatto registrare 1,9 miliardi di euro, +6% rispetto agli 1,8 miliardi dell’anno precedente. Al primo posto si conferma Gruppo Italiano Vini, con 348 milioni di euro di fatturato, in flessione rispetto al 2012 (372 milioni) per il trasferimento del Gruppo Coltiva, network di marketing e distribuzione dei prodotti, a Cantine Riunite, la “casa madre” di entrambe le realtà, che si piazza al terzo posto con 202 milioni di euro di fatturato. I numeri di queste due realtà dovrebbero tuttavia essere sommati per evidenziare la forza reale del primo gruppo vitivinicolo italiano, con 505 milioni di fatturato nel 2013. In mezzo alla galassia Giv e Cantine Riunite, al secondo posto per la classifica Madiobanca, troviamo Caviro, cooperativa da 321 milioni di euro in crescita del 13,1% rispetto alle performance del 2012. Staccato ma al quarto posto troviamo Antinori, con 172 milioni di euro nel 2013, in crescita rispetto all’anna precedente del 5,6%. La storica famiglia fiorentina è poi seguita da Mezzacorona (163 milioni e +1,7% rispetto al 2012), Martini (157 milioni e in lieve flessione, -0.6%) e Zonin che balza in un anno da 140 a 154 milioni di euro di fatturato, circa il 10% in più. Chiudono la top ten Cavit, Botter ed Enoitalia, rispettivamente 153, 136 e 128 milioni. A breve, come annunciato da Baccaglio i dati sugli utili, ancora più interessanti di quelli dei fatturati per evidenziare la vitalità della filiera.