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Pubblicato il 11/07/2014
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8 luglio - Non solo vino in lattina ma anche al caffè e al cappuccino. Non c’è limite alle stravaganze statunitensi. La Friends Fun Wine, un’azienda americana con sede in Florida,  ha annunciato il lancio sul mercato di due nuove tipologie di vino in lattina da 250 ml: Cabernet Coffee Espresso and Chardonnay Coffee Cappuccino, con una gradazione alcolica del 6%. Il lancio della Friends Fun Wine ha suscitato un certo scetticismo persino dalla stampa statunitense, oltre a quella europea. Secondo i suoi creatori, Cabernet Caffè Espresso (fatto con uve Cabernet Sauvignon e caffè espresso) è “ricco” di sapore con “un pizzico di cioccolato”, mentre lo Chardonnay Caffè Cappuccino (che fonde uve Chardonnay e cappuccino), è “liscia”, con note di vaniglia. I vini al caffè sono raccomandati come alternativa ai vini con grado alcolico più elevato, con il formato lattina che li rende facili da utilizzare per feste e barbecue. “Come creatori della categoria Fun Vino, l’aggiunta di Cabernet e Chardonnay al Caffè Espresso e al Caffè Cappuccino è in linea con la nostra missione di offrire un’esperienza divertente da bere” ha dichiarato Joe Peleg, CEO di Friends Fun Wine.

4 luglio - “Il mondo dell’Asti faccia autocritica e impari del Prosecco”. Questo in breve il succo del discorso di Francesco Giaquinta, direttore di Confagricoltura Asti che prosegue: “Quello che avevamo previsto anni fa, in tempi non sospetti, si è puntualmente avverato: il Moscato ha bisogno di crescere, come sta crescendo il Prosecco, e per farlo deve ripensare allo sviluppo, ai volumi, agli impianti Docg, doc e anche non doc. Come fanno quelli del Prosecco. Altrimenti c’è il rischio concreto di una pericolosa involuzione con ripercussioni economico-sociali difficilmente prevedibili. La filiera del moscato - annota Giaquinta - assomiglia all’Italia calcistica di Prandelli uscita sconfitta dal Mondiale brasiliano: poca grinta e poca voglia di vincere davanti a eno-Nazionali che, al contrario, si sono dimostrate combattive, ben disposte in campo con strategie e mentalità vincenti. E con soprattutto tanta “fame” di emergere. È questo che serve oggi per essere competitivi sui mercati mondiali”. Il mondo del Prosecco si interroga su come gestire una richiesta di mercato che le ultime proiezioni indicano addirittura superiore all’offerta. Si parla di un comparto da 182 milioni di bottiglie (che raggruppa spumanti Docg, doc e vino frizzante) per un fatturato di oltre 465 milioni. Un settore in crescita all’estero e che, secondo le ultime stime e forte di importanti rese per ettaro delle uve, punta al consolidamento non solo dei mercati extra europei, Usa in testa, ma anche di quelli “dietro l’angolo” come Svizzera, Austria, il blocco scandinavo e l’Est Europa. Cosa sta facendo a questo proposito il comparto dell’Asti e del Moscato Docg?

4 luglio - Grande successo del food and wine made in Italy a Londra. Bellavita Expo London è il più grande Trade Show Internazionale dedicato alle eccellenze del Made in Italy nella filiera agroalimentare che si sia mai svolto in Inghilterra. Oltre 200 aziende del settore food&wine parteciperanno alla manifestazione per portare in UK l’eccellenza italiana, fra le quali Lavazza, Campari, Acqua Santa Croce, Pernigotti, Sassano. L’evento, patrocinato dall’ICE - Agenzia per la promozione all’estero l’internazionalizzazione delle imprese italiane, dal Ministero per lo sviluppo Economico e dal SUN – Seconda Università degli Studi di Napoli, conta già più di 1000 iscrizioni, fra le quali quelle di grandi buyer del mercato inglese come Harrods, Tesco e Selfridges.

 

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