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Il Club del Buttafuoco Storico
Pubblicato il 11/07/2014
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Il Buttafuoco è un vino rientrante nella denominazione Oltrepò Pavese ed è prodotto in sette comuni della provincia di Pavia, tra cui Cigognola, Stradella, Canneto Pavese e Broni. Fu il poeta dialettale Carlo Porta, nato a Milano nella seconda metà del settecento, ad attribuire il nome Buttafuoco, in dialetto “Butafeug“, a questo vino di grande corpo e alcolicità che quasi bruciava la bocca. Il 7 febbraio 1996 i principali produttori del Buttafuoco si sono riuniti in un consorzio, il Club del Buttafuoco Storico, che svolge funzioni di controllo e di promozione in Italia e all’estero; ogni anno i consorziati assaggiano i vini delle aziende associate per verificare la rispondenza dei rispettivi prodotti agli standard qualitativi richiesti per far parte della congregazione. La bottiglia con impresso il “Marchio del Veliero” è il simbolo del consorzio ed è l’unica che garantisce l’autenticità del prodotto. Nella seconda metà dell’Ottocento, durante la Seconda Guerra d’Indipendenza, la Marina Imperiale Austro-Ungarica varò una nave chiamandola “Buttafuoco“ in onore del vino locale; i vignaioli che hanno fondato il Club si sono ispirati a questo episodio, sospeso tra leggenda e realtà, e hanno adottato il veliero come loro simbolo.

L’uvaggio del Buttafuoco Storico è composto da Croatina (50%), Barbera (25%) e da Ughetta di Canneto e Uva Rara per la restante parte. La Croatina è un vitigno presente soprattutto nell'Oltrepò Pavese e nel Piacentino, che dà vita un vino dal contenuto di tannini esiguo, carente quindi nel corpo ma molto profumato di fiori e frutti rossi. Localmente è chiamata Bonarda, nome etimologicamente legato alla Val d'Arda, valle di confine tra Parma e Piacenza, e la sua notevole resistenza all'oidio ne ha favorito la diffusione in tutto l'Oltrepò e nel Novarese, a scapito di vitigni qualitativamente migliori ma più delicati come il Nebbiolo. Il Barbera con la sua acidità costituisce la spina dorsale del vino mentre l’Ughetta di Canneto e l’Uva Rara lo arricchiscono di eleganza e piacevole austerità. Anche se nel disciplinare non sono specificati i dettagli relativi alla maturazione del vino, alla svinatura il Buttafuoco Storico viene travasato in botti di legno per un invecchiamento minimo di dodici mesi e quindi in bottiglia per almeno altri sei. Il risultato è un vino strutturato, fine e morbido ma soprattutto di grande personalità, predisposto per una lunga evoluzione, capace di esprimere a pieno il territorio di provenienza.

Tra le cantine associate più antiche segnaliamo l’azienda dei fratelli Giorgi, fondata nel 1875 nella ridente frazione di Camponoce, nel comune di Canneto Pavese. Il loro Buttafuoco Clilele 2009 appare di un colore rubino di grande consistenza; al naso sprigiona invitanti sensazioni di amarene, confettura di lamponi, sciroppo di ribes e cioccolato fuso, che si arricchiscono di spezie dolci e legni aromatici con una nota mentolata a contorno. Calore a go go, tannini in bella mostra e charme sapido ne marcano il sapore, impreziosito nel finale da una bella persistenza fruttata.

 

 

 

 

Giorgi
Frazione Camponoce, 39A
27044 Canneto Pavese (PV)
Tel. 0385 262151
www.giorgi-wines.it
info@giorgi-wines.it

 

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