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L’Errante della Valpolicella
Pubblicato il 20/06/2014
Fotografia

Tra tanta grazia che la Valpolicella regala ogni anno gli Amaroni di Tommaso Bussola occupano un posto di primo piano e godono di una riconoscibilità immediata semplicemente perché hanno una marcia in più, un timbro “di fabbrica” che li differenzia da tutti gli altri. Non pago di ciò Tommaso ha voluto confrontarsi anche con vitigni lontani dalla tradizione locale per entrare nell’universo affollatissimo del taglio bordolese. Un impegno certamente sfidante perché, se ti metti a fare un taglio bordolese in un posto dove da millenni si produce altro, lo devi fare proprio bene, anche per non abbassare il livello generale della produzione. Seguendo il proprio istinto, il nostro coraggioso vignaiolo nel 2003 ha dato vita a L’Errante, un vino da tavola composto da Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot in percentuali variabili in ragione dell’annata, per il quale ha concepito un procedimento di produzione alquanto elaborato che all’inizio prevedeva l’appassimento solo di una parte della materia prima e che dalla vendemmia 2006 ricalca totalmente la lavorazione dell’Amarone. Dopo la raccolta infatti tutti i grappoli sono posti ad appassire in plateau fino a gennaio quando si procede alla vinificazione separata delle uve. I processi fermentativi si protraggono insieme alle bucce per 60 giorni, terminati i quali si effettuano la svinatura e i travasi che consentono di separare i vari vini dalla feccia grossa. Si passa quindi alla fase della maturazione che avviene in barrique di primo passaggio per 30 mesi. Infine si procede all’assemblaggio e alla maturazione in botti grandi per altri 20 mesi, seguiti da un’ulteriore sosta di 6-7 mesi dopo l’imbottigliamento.

L’Errante - così chiamato perché le varie fasi di lavorazione si svolgono in diversi siti di proprietà dell’azienda, dislocati a qualche chilometro di distanza l’uno dall’altro - nell’annata 2007 sfodera un colore rubino molto compatto e di grande consistenza; invade quindi il naso con bacche di corbezzolo e di gelso che spalancano la strada a grani di pepe nero, curcuma, basilico rosso, patchouli, tabacco trinciato, legno tostato, asparago e china, sospesi in una nuvola muschiata e balsamica. Il palato, a dispetto dell’abbondante massa tattile, è caratterizzato dalla totale assenza di asperità e fluisce nel palato quasi impalpabile, ammaliante nell’intreccio del calore alcolico con i tannini e la florida componente glicerica. Il finale, illuminato da salivante freschezza e richiami fumé, ci convince che a questo vino si addice l’assolo e noi indulgiamo volentieri a questo scatto di superbia, lasciandolo libero di catalizzare su di sé tutta l’attenzione dei nostri sensi.

 

 

 

Tommaso Bussola
Via Molino Turri, 30 - Loc. S. Peretto
37024 Negrar (VR)
Tel. 045 7501740
info@bussolavini.com
www.bussolavini.com

 

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