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Pubblicato il 16/05/2014
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14 maggio - In calo i consumi di vino nel mondo. Secondo i dati della Oiv (Organizzazione Internazionale della vigna e del Vino), si registra nel 2013, all’interno dei Paesi produttori una flessione dei consumi. Il Francia il segno negativo è pari a 2,1 milioni di ettolitri (28,1 milioni di ettolitri l’aggregato francese), in Italia -0,8 milioni di ettolitri (21,7 il consumo totale) e in Spagna di -0,2 milioni di ettolitri. In Cina la rapida crescita del consumo degli ultimi anni si arresta e presenta una diminuzione del 3,8% tra 2012 e 2013. Gli Usa invece segano 29,1 milioni di ettolitri di vino consumati diventando nel 2013 il primo mercato interno mondiale in termini di volume. A livello mondiale quindi a fronte di una superficie vitata di 7,436 milioni di ettari e un incremento della produzione mondiale di vino, pari nel 2013 a 278,6 milioni di ettolitri, i consumi si collocano a quota 238,7 milioni, con un calo di 2,5 milioni di ettolitri rispetto al 2012.

13 maggio - Abuso di alcol fa 3,3 milioni di vittime. Questo il dato, riferito al 2012, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità che fa la conta delle persone vittime di malattie o di violenze rapportabili all’alcol. L'organizzazione precisa che questo numero è superiore a quello dell’aids e della tubercolosi messe insieme, oltre a essere in costante crescita, nel 2005 le vittime dell’abuso di alcol erano 2,5 milioni.

12 maggio - Prosecco è la Doc più produttiva d’Italia. Secondo i dati di Ferderdoc, la denominazione Prosecco è la più profilica della filiera vino nazionale. Con quasi 1,8 milioni di ettolitri (1.798.032) nel 2012 ha più che raddoppiato i numeri della seconda, il Montepulciano d’Abruzzo pari a 876.968 ettolitri. al terzo posto l’Asti con poco più di 768 mila ettolitri seguito dal Chianti a quota 672.608.

8 maggio - In calo in Italia, nei primi mesi del 2014, il consumo degli spumanti. In confronto a un aumento dei pressi del 2-3%, i consumi delle bollicine in Italia ha visto una flessione del 5-6% dall’inizio dell’anno ad oggi. Queste le conclusioni di Giampietro Comolli dell’Osservatorio economico dei vini effervescenti, Ovse. L’export regge tuttavia, ma Russia e Cina danno segnali non positivi con un certo stallo negli acquisti. “È una metafora della crisi in Italia - osserva Comolli - sembra che il prezzo di vendita vada da una parte mentre i consumatori vanno dall’altra. Non è detto che l’aumento dei prezzi sia la causa del calo dei consumi ma sicuramente incide tra gli enoappassionati che chiedono filiere più corte, con meno intermediari dunque”. 

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