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Schioppettino di Ronchi di Cialla
Pubblicato il 02/05/2014
Fotografia

Vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia, lo Schioppettino ha fatto la sua comparsa sulla scena friulana alla fine del XIII secolo e un tempo indicava il vino ricavato dalle uve di Ribolla Nera (Pocàlza in lingua slovena), che in provincia di Udine era nota col nome di Scopp. Secondo un’altra corrente di pensiero il termine “schioppettino” deriverebbe dall’effervescenza del vino originario che faceva saltare il tappo della bottiglia oppure dalla particolare croccantezza degli acini. Per secoli lo Schioppettino ha prosperato in questa zona della regione, grazie anche al clima favorevole, mitigato dalla cerchia delle Prealpi Giulie che fanno da scudo ai venti freddi di settentrione e dalla vicinanza al Mar Adriatico, distante appena una quarantina di chilometri. Dopo la piaga della fillossera e la conseguente preferenza dei viticoltori locali per specie più robuste e produttive, soprattutto internazionali, questa varietà ha conosciuto un periodo di abbandono e stava quasi scomparendo; solo all’inizio degli anni Settanta è stato oggetto di rinnovato interesse - insieme ad altri vitigni locali come il Pignolo e il Tazzelenghe - e attualmente dimora soprattutto sulle colline pedemontane del comune di Prepotto, in due sottozone specifiche della denominazione Colli Orientali del Friuli, Cialla e Schioppettino di Prepotto. Artefice del salvataggio dello Schioppettino è stata la famiglia Rapuzzi, proprietaria della cantina Ronchi di Cialla, che nel 1970 con l'aiuto di Bernardo Bruno, allora sindaco di Prepotto, è riuscita a scovare le viti superstiti nel territorio comunale e a realizzare un primo impianto di 3.500 ceppi che ha segnato l'inizio della rinascita dello Schioppettino.

Da questo vitigno di discreta vigoria e maturazione medio-tardiva, caratterizzato da una produzione poco regolare a causa dell’elevata sensibilità alle malattie della vite e ai funghi, Ronchi di Cialla è riuscito a ricavare un vino dal temperamento irruente e umorale, che trae giovamento, in termini di bagaglio aromatico e di finezza, dai terreni ricchi di arenaria da cui proviene e dal prolungato affinamento (20 mesi) a cui è sottoposto dopo la maturazione di oltre un anno in barrique francesi di varia provenienza. Nell’annata 2009 lo Schioppettino appare di un intenso colore rubino sfumato ai bordi e rivela un allure olfattivo molto complesso in cui violette appassite, peonie, bacche nere macerate e grani di pepe nero si intrecciano a sentori che denunciano un’evoluzione già di buon livello, come pelle conciata, radici di liquirizia, soffi terragni e di tartufo, goudron, legno balsamico e inchiostro. Dall’esperienza gustativa traiamo l’immagine di un vino che per farsi apprezzare punta più sulle sottigliezze che sullo spessore; la vistosa acidità e la tessitura polifenolica sottile e ben eseguita segnano l’abbrivio, armonizzato a fatica dal contenuto bagaglio alcolico. Agile e saporito il finale con richiami alle spezie scure.

Ronchi di Cialla
Località Cialla, 47
33040 Prepotto (UD)
Tel. 0432 731679
www.ronchidicialla.it
info@ ronchidicialla.it

 

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