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Ulisse, Ponza e il Don Ferdinando
Pubblicato il 07/03/2014
Fotografia

Davanti alle coste del litorale laziale e più precisamente a 21 miglia nautiche a sud di Capo Circeo c’è un’isola rocciosa, arsa dal sole e dal vento, un’isola che ha visto, nel corso dei secoli, imprese importanti, canti di sirene ammaliatrici e storie di naufragi: la magica Ponza. Anticamente l’isola di Ponza era chiamata Eea (o Aeaea) e viene anche nominata da Omero nell’Odissea come dimora della maga Circe. Che la sede di Circe fosse un'isola è ben chiaro nel libro X dell'Odissea giacché Ulisse, salito su una roccia scorse nella sua interezza il contorno dell'isola che fu identificata con il promontorio del Circeo ma che altri ipotizzano fosse proprio l’isola di Ponza dal momento che il Circeo isola non è e non lo è mai stata.

Di la’ navigammo avanti / e all’isola di Eèa venimmo; Qui con la nave ci avvicinammo alla punta./ Fosse più utile tornare all’agile nave/ e alla spiaggia del mare. (Omero, Odissea, Libro X)

Da questa narrazione si può immaginare che l’Isola che Omero ci illustra altro non sia che Ponza e che la spiaggia di fronte alla quale è approdato Ulisse sia la famosa e meravigliosa Chiaia di Luna. La narrazione omerica continua e via via sono descritti i luoghi dove Ulisse e i suoi compagni vivono la loro magica avventura e dove trova rifugio per un lungo anno, confortato dalle grazie ammaliatrici di Circe e del suo dolce inebriante “vino pramno, un nettare squisito”. (Omero, Odissea, Libro X)

Ponza oggi vede la produzione di alcuni vini tra i quali forse c’è il “vino Pramno” menzionato nell’Odissea. In questo luogo incantato tra agavi, fichi d’india e ginestre troviamo le vigne dell’azienda agricola di Marisa Taffuri e Maurizio Pouchain, riunite in un solo ettaro e mezzo di terreno. Il Don Ferdinando è lo Spumante Brut Metodo Classico che producono, composto in prevalenza da uve Chardonnay e il resto da uve Malvasia. A loro piace immaginare che il Poeta un giorno sia passato di qua e che l’incanto dei luoghi lo abbia conservato per trasmetterlo nei suoi versi immortali. Piace inoltre immaginare che Ulisse abbia trascorso lunghi affascinanti giorni in questo magico luogo e che abbia bevuto il nettare squisito, un vino mediterraneo, frutto mirabile di questa terra selvaggia e incontaminata. Il Don Ferdinando affina per 24 mesi Sur Lies, il suo colore è giallo paglierino. Al naso si esprime con note di frutta e fiori gialli a seguire una leggiadra tostatura e crosta di pane. Al palato è brioso, sapido, flessuoso con buona acidità. Un godibile finale salmastro abbraccia il ricordo dell’antico veliero che ritroviamo sull’etichetta con giusto approdo negli assaggi successivi.

Marisa Taffuri Pouchain
Viale della Rimembranza, 59
82030 San Lorenzello (BN)
www.taffuripouchain.it
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