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Verdeca, orgoglio del vigneto pugliese
Pubblicato il 22/11/2013
Fotografia

Tra i vitigni a bacca bianca autoctoni della Puglia quello che più di tutti ne identifica il vigneto è la Verdeca. Diffusa soprattutto nella Valle d'Itria, in alcuni comuni del Tarantino e nell’area di Gravina nella Murgia barese, questa varietà deriva il nome dalle sfumature verdoline degli acini e al pari di molte altre dell’Italia Meridionale ha origine greche. Al riguardo esiste un’altra corrente di pensiero secondo cui questa cultivar avrebbe un’affinità - non solo nel nome - con il vitigno portoghese Alvarinho, tipico delle regioni attraversate dai fiumi Minho e Douro, ma questa presunta parentela non ha ancora avuto riscontri oggettivi.

La Verdeca ha grappoli di media grandezza con una o due ali, è dotata di buona vigoria e di solito raggiunge la piena maturazione tra la fine di settembre e la prima settimana di ottobre; l’acino, di forma leggermente ovale, si presenta con buccia spessa e ricca di pruina. Solitamente in Puglia viene allevato col tradizionale sistema ad alberello a spalliera bassa con sesto d’impianto a settonce, un metodo che consente un’elevata densità di piantagione e l’ottimo irraggiamento delle chiome, facilita la circolazione dell’aria tra le viti e massimizza lo sfruttamento del terreno da parte dell’apparato radicale. Storicamente la Verdeca è sempre stata impiegata in blend o per produrre il vino base per il vermouth ma da una decina d’anni alcuni produttori, mossi dal desiderio di valorizzare il patrimonio ampelografico locale, hanno invertito la rotta e iniziato a vinificare il Verdeca in purezza; in un tempo relativamente breve, affinando le pratiche di cantina, hanno ottenuto risultati molto incoraggianti. Tra questi la Masseria Li Veli situata a Cellino San Marco, in provincia di Brindisi. Il vino Verdeca della casa rientra nel progetto Askos (un termine greco che identifica una sorta di “decanter” del I secolo a.C.) che è dedicato allo studio, alla ricerca e alla selezione clonale dei vitigni indigeni pugliesi in via di estinzione o non sufficientemente valorizzati.

La Verdeca Askos, un Igp Valle d’Itria che ingloba anche una piccola percentuale di Fiano Minutolo, è lavorata per intero in acciaio e dopo la fermentazione viene conservata a bassa temperatura per impedire lo svolgimento della malolattica e per mantenere intatte le caratteristiche sensoriali del vitigno. Nell’annata 2012 appare di un vivace colore paglierino ulteriormente ravvivato da riflessi verdognoli piuttosto spiccati; variegata, anche se non intensissima, la miscellanea dei profumi che spaziano da quelli citrini di mapo e lemongrass a quelli esotici di ananas e mango maturo mentre pepe bianco, macchia mediterranea e una nota salina affiorano a corolla. Di presa immediata il gusto che punta tutto sulla freschezza e sul nerbo minerale.

Masseria Li Veli
Strada Provinciale Cellino Campi, Km 1
72020 Cellino San Marco (BR)
Tel. 0831 618259
www.liveli.it
info@liveli.it
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