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Marsella, il rivoluzionario di Summonte
Pubblicato il 31/05/2013
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Era il 1995 quando un giovane viticoltore, ex-imprenditore edile avellinese, Guido Marsella, guidò una piccola rivoluzione nella produzione del Fiano di Avellino a Summonte: iniziò a commercializzare il vino mai prima di un anno dalla vendemmia. In pochi conoscevano questo singolare personaggio che si affacciava nel mondo vitivinicolo campano, deciso nelle sue idee, che incontrò non poche difficoltà per le sue scelte. “Il Fiano qui a Summonte, racconta Guido, con il tempo, è in grado di esprimere tutte le sue potenzialità in termini di complessità e persistenza”. La sua, infatti, è stata una scelta giusta ed azzeccata, confermata da un inaspettato, quanto di immediato successo. Il vigneto aziendale, venticinque ettari coltivati secondo un sistema di produzione agricola integrata suddiviso tra Fiano, Greco e Falanghina, è sistemato prevalentemente su suoli argillosi con presenza diffusa e visibile di scheletro, ciottoli e pietre, dove vengono utilizzati unicamente metodi agronomici e di difesa dalle avversità nel rispetto dell’ambiente, riducendo al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi come prodotti fitosanitari e fertilizzanti. Le vendemmie sono volutamente ritardate, con la precisa volontà di ottenere la piena maturazione e la massima concentrazione delle uve da basse rese per ettaro, circa sessanta ql per ettaro, e densità d’impianto che non superano, specie per il Fiano, i 2.500 ceppi per ettaro. Tutte le fermentazioni, per le tre diverse tipologie di uve, avvengono tramite l’utilizzo di lieviti selezionati. Dopo la pigiatura, il mosto viene lasciato maturare sui lieviti per un anno in vasi vinari in acciaio, con successivo affinamento in bottiglia per altri 6 mesi. Solo, dopo 18 mesi, il vino viene messo in commercio.

La sua prima annata, il 1997, etichetta assai difficile da reperire, risulta ancora perfettamente bevibile e assai piacevole. Il Fiano di Avellino 2010 è un vino dall’intenso carattere territoriale, a cominciare dal colore giallo paglierino che tende principalmente ad un dorato, limpidissimo e di grande concentrazione. Al naso, complesso ed articolato, sprigiona sensazioni olfattive vigorose di pesca bianca, cedro, poi fiori di biancospino, avvolti ad erbe aromatiche di timo e rosmarino, toni erbacei, si inseguono nel finale note nette di nocciola, un sottofondo minerale e note fumé. La bocca è calda ed energica, ben supportata da un’acidità intensa che regala carattere senza alterare l’ottimo equilibrio complessivo. Finale lungo, persistente, caratterizzato dai ritorni minerali. Convince per tipicità e per qualità. Godibile, personalmente, anche tra qualche anno. Accompagna un branzino con salsa di melanzana, origano e gâteau di piselli o una lasagna con salsa di noci di Sorrento e julienne di cipolla rossa.

Guido Marsella
Via Marroni, 1
83010 Summonte (AV)
Tel. 0825 691005
www.guidomarsella.com
cantine@guidomarsella.com
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