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C come cranberry
Pubblicato il 10/05/2013
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Per i botanici, Vaccinium Macrocarpon, altrimenti noto come Popowka nella lingua algonchina dei nativi nordamericani, Atoca nel Québec, Pomme de pré in Acadia, Marshwhort o Fenberry tra i britannici, Canneberge in Francia, in Italia Mirtillo di palude o Mirtillo gigante rosso nordamericano. Il nome Cranberry (privilegiato dall’industria alimentare) deriva verosimilmente da “crane”(gru) e “berry” (bacca), con allusione al portamento ricurvo dei   fiori, piccoli e rosati; analogamente, il francocanadese Canneberge allude alla canna del pastore (berger) dal manico incurvato. Il suo habitat preferito sono i terreni sabbiosi e le torbiere delle regioni fredde, soprattutto i suoli a sfagno, imbevuti d’acqua, perfetti se con un pH acido compreso fra 4 e 5. Forma cespugli non più alti di 30 cm, tenaci, capaci di vivere cent’anni, a foglioline lanceolate, che nel mese di settembre si ricoprono di bacche tondeggianti, di un bel rosso acceso, ricercate per il gusto “wild”, piacevolmente acidulo e rinfrescante, moderatamente astringente. Fino al 2000 era praticamente impossibile reperire frutto fresco e derivati al di fuori di Nordamerica, Russia e altre zone di produzione, poi è iniziata la diffusione nei bar che preparavano cocktail come il Cosmopolitan o il Cointreaupolitan, in cui il succo di Cranberry è ingrediente fondamentale. Agli Usa spetta il record della produzione (all’80% concentrata tra Wisconsin e Massachussets), 307.000 tonnellate su 15.600 ettari, al secondo posto il Canada (soprattutto Québec e Columbia britannica), con 79.000 tonnellate su poco meno di 4.000 ettari. Piccole produzioni si trovano anche in Argentina e Cile, oltre che nei paesi baltici ed Europa orientale, purtroppo penalizzati da Chernobyl. La coltivazione richiede grandi quantità d’acqua e l’allocazione in bacini chiamati in Canada “cannebergères” o “atocatières”, ove d’inverno lo strato di ghiaccio a zero gradi protegge le piante dai venti più rigidi; a primavera si sparge sui cespugli un leggero strato di sabbia, che fonde il ghiaccio e fa da repellente contro i parassiti. Nel mese d’ottobre i bacini vengono inondati, in modo da facilitare il distacco delle bacche, che galleggiano e vengono raccolte da operatori attrezzati con stivaloni e pale. Asciugato e tolettato, il raccolto è caricato su tapis-roulant e trasferito sui mezzi di trasporto che lo avviano ai luoghi di confezionamento (per il fresco) o trasformazione (surgelazione, disidratazione,  estrazione del succo, confezionamento di gelatine e composte, utilizzo in prodotti dietetici e farmaceutici).  La maggiore cooperativa di raccolta Usa raggruppa 650 produttori, e con il marchio Ocean Spray (dieci milioni di litri di succo) è leader di mercato mondiale al 75%. Il Tacchino con salsa di Cranberries è piatto tradizionale del Thanksgiving Day, e anche in Svezia una varietà affine chiamata Lingon è ingrediente fondamentale in pietanze tradizionali come il Kottbullar a base di polpettine di carne mista. Ricche di antiossidanti e flavonoidi, le bacche di Cranberry, tradizionalmente usate dai nativi contro gengiviti, prostatiti e infezioni urinarie, entrano in numerosi prodotti erboristici e di medicina naturale.

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