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La Bottega del 30
Pubblicato il 03/05/2013
Fotografia

Ponte del 25 Aprile. Svoltato l’ennesimo dei mille tornanti che assecondano l’ondeggiare delle colline chiantigiane, finalmente io e i miei amici giungiamo a Villa a Sesta, una frazione di Castelnuovo Berardenga. Dalla strada principale un sentiero porta a una manciata di casupole che disegnano un borghetto medioevale; una di queste, affacciata scenograficamente su un piccolo vigneto, è la Bottega del 30 (3 Baci nella Guida BIBENDA), il ristorante in cui abbiamo prenotato, trovando per pura fortuna un tavolo libero, dato il numero esiguo di coperti, appena 30. Per arrivare in questo locale, te ne devono aver parlato prima, non ci sono insegne o cartelli particolari a segnalare la presenza; del resto non è con le apparenze che i proprietari, i coniugi Hélène Stoquelet e Franco Camelia, hanno guadagnato la Stella Michelin nel 1997 ma sul campo, in cucina. Hélène, originaria di Parigi dove ha lavorato per la Maison Lenôtre, una delle migliori pasticcerie della città, si è letteralmente innamorata di questo angolo della Toscana e dei suoi prodotti; mescolandoli e accostandoli in modo innovativo, ha creato una serie di ricette dal sapore antico e inedito a un tempo. È lei a raggiungerci in sala per spiegarci le modalità di esecuzione dei vari piatti e per prendere le comande mentre in cucina è coadiuvata dalla chef operativa Nadia Mongiat. Ogni grande cuoco ha il suo cavallo di battaglia, quello di Hélène è senza dubbio il raviolone ripieno di ricotta, spinaci e uovo pochè, condito con tartufo e burro, un piatto apparentemente semplice ma che rivela la piena padronanza degli ingredienti del territorio. Non sono da meno le pietanze che lo seguono, dalle quaglie alle bietole con peperoni e lenticchie al maialino croccante in porchetta.

Sul fronte del vino il sommelier AIS Diego Tuti, con grande competenza e passione, ci inonda con un profluvio di nozioni e aneddoti sulle etichette della zona. La carta dei vini verte soprattutto sulle aziende del Chianti e della Toscana in generale, con sprazzi di Piemonte e Veneto qua e là. Alla fine allunghiamo l’occhio su Bolgheri e ci lasciamo stuzzicare dal Sapaio 2008 di Podere Sapaio. Ancora gagliardo nelle sfumature rubino, questo Bolgheri Superiore sfodera sentori di corbezzoli, gelsi, macchia mediterranea, peperoncino e cacao amaro mentre in scia si affaccia una mineralià spinta che evoca elementi ferrosi e sale marino. Il gusto è coerente nella “piccantezza” e nella sapidità del sorso, entrambe ben disciolte nel generoso corredo alcolico, ed è apprezzabile anche nel finale durevole, pieno e grafitoso.

L’abbinamento centrato innalza ulteriormente il livello di soddisfazione che arriva all’apice al momento del dolce; la scelta comprende la mousse di cioccolato bianco con crema al pistacchio salato, la torta al cioccolato fondente gluten free, la mousse di ricotta su letto di amaretti sbriciolati con salsa di lamponi e una selezione di sorbetti… e anche nei dessert, tra le pieghe di sapori genuini e casalinghi, riconosciamo l’impronta della padrona di casa. A fine serata, ringraziando Hélène, le promettiamo di tornare presto a trovarla, anche per visitare il museo in cui lei e suo marito hanno raccolto oggetti e testimonianze della vita contadina di Villa a Sesta, o, meglio ancora, per partecipare a uno dei suoi corsi di cucina tipica del Chianti.

 

Bottega del 30
Via Santa Caterina, 2
Località Villa a Sesta 53019 (SI)
Tel. 0577 359226
www.labottegadel30.it
info@labottegadel30.it
 
Podere Sapaio
Località Lo Scopaio
Castagneto Carducci 57022 (LI)
Tel. 0565 765187
www.sapaio.it
info@sapaio.it
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