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Don Giovanni, l’anima seduttiva dell’Aglianico
Pubblicato il 19/04/2013
Fotografia

Il personaggio di Don Giovanni ha origini molto antiche e si potrebbero già identificare alcune sue caratteristiche in Zeus, padre degli Dei, grande seduttore di divinità, ninfe e comuni mortali. In realtà il primo a chiamarlo Don Giovanni è stato, nel 1630, il drammaturgo spagnolo Tirso de Molina nella commedia “El Burlador de Sevilla” (Il beffatore di Siviglia). Successivamente questa figura ha ispirato la penna di molti altri scrittori e poeti, da Molière a Baudelaire, da Goldoni a Pirandello, ma forse la celebrazione più appassionata la dobbiamo a Mozart che ha composto un’intera opera in onore di Don Giovanni sulle parole del libretto di Lorenzo Da Ponte.

Nato per sedurre e conquistare al primo sorso anche il vino che col grande tombeur de femmes condivide il nome: l’aglianico in purezza Don Giovanni della Cantina Fontana delle Selve. Questa tenuta è nata alla fine degli anni Novanta a Castelvenere, un borgo medioevale in provincia di Benevento di antica vocazione enologica, che a tutt’oggi conserva di primato di paese più vitato della Campania. Le vigne di origine del Don Giovanni sono situate sulle colline del Sannio Beneventano, in piena denominazione Sannio, insistono su terreni prettamente argilloso-calcarei e godono dei raggi solari per tutto l’arco della giornata grazie all’esposizione a sud-ovest. Di regola la vendemmia avviene nella terza decade di ottobre e, dopo la vinificazione, il vino riposa per 15 mesi in barrique di rovere situate nelle cantine di tufo dell’azienda.

Da degustare esclusivamente in un grand ballon di cristallo per accompagnare un brasato di bufalo, o più prosaicamente salsicce e friarielli, questo vino dal colore rubino con riverberi granato regala rigogliosi profumi di croccanti frutti rossi, noce moscata, timo, dragoncello, concia, legno di sandalo e resina, corroborati da un potente afflato minerale. Ma è soprattutto nel palato che disvela le prevalenti doti di seduzione che fanno onore al suo nome: lo spessore alcolico e un’accattivante morbidezza glicerica si sciolgono nella tramatura di un tannino setosissimo mentre la spalla acida mantiene ininterrotta la tensione gustativa e va a confluire in un finale di bocca incredibilmente esteso... davvero difficile resistere alla tentazione di indugiare con nuovi sorsi nelle sensazioni che il Don Giovanni riesce a provocare.

 

Cantina Fontana delle Selve
Via Nazionale Sannitica, 20
82037 Castelvenere (BN)
Tel. 0824 940671
www.fontanadelleselve.it
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