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Soldera, il vino eterno
Pubblicato il 07/12/2012
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La mafia, prima di essere un’organizzazione finalizzata al controllo coercitivo di una realtà territoriale, economica, politica o finanziaria, è un modo di essere, uno stile di vita, una filosofia. Trae linfa vitale dall’ignoranza, dall’ottusità cerebrale, concepisce il sopruso, la violenza vigliacca e il ricatto quali fondamenti del diritto, un diritto che regola codici comportamentali barbari e volgari. Si può dunque essere mafiosi nell’animo e negli atteggiamenti senza aver prestato giuramento d’onore alla ‘famiglia’, ma, a qualunque latitudine, quando la sete di vendetta autogiustifica una sproporzione abnorme tra l’azione di rivalsa e l’eventuale torto subito, quando l’invidia acceca la ragione, quando si guarda ai migliori non come modello ma con l’obiettivo di isolarli e distruggerli, non avendo la capacità di emularli e reggerli a modello. Non so, nè forse saprò mai per quale motivo mani violente possano aver aperto i rubinetti delle botti a Case Basse, in quel di Montalcino.

Non posso pensare che siano mani appartenenti al mondo del vino, perché nemmeno l’odio più feroce e il più miserrimo desiderio di vendetta possono generare, in chi ama il Grande vino, la forza di consegnare alle fogne uno dei più straordinari nettari che la storia dell’enologia possa aver creato.

Per questo, chiunque sia stato ad aprire i rubinetti delle botti contenenti il Brunello di Montalcino di Gianfranco Soldera, sappia che è un mafioso. Un vigliacco mafioso che ha distrutto una serie di opere d’arte che il mondo di appassionati del vino vero stavano attendendo di assaggiare e ammirare con la trepidazione di sempre.

Distruggere i vini di Gianfranco Soldera equivale a prendere a martellate la Pietà di Michelangelo o a sfregiare la Gioconda di Leonardo. L’autore del gesto e i suoi mandanti non sanno, però, che il vino può essere, al pari delle grandi opere d’arte, un testimone indistruttibile. Chi ha assaggiato almeno una volta i vini di Gianfranco non può scordarli, anche se essi non dovessero più essere prodotti. Case Basse è ormai storia del vino, e da oggi ne è leggenda.

Case Basse Soldera
Località Case Basse
53024 Montalcino (SI)
Tel. 0577 848567
www.soldera.it
gianfranco.soldera@casebasse.it

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