Il suo slogan è ormai un leitmotiv: glielo insegnò la nonna a 11 anni, così Angelo Gaja ama raccontarsi, presentare la sua storia di viticoltore, iniziata dal bisnonno Giovanni nel 1859 a Barbaresco.
Lui che si definisce artigiano del vino, ha acquisito una vera leadership nel mondo del vino, circondandosi di stimati collaboratori, ispirandoli, trasferendo la sua maestria ai figli e a tutti i suoi cooperatori.
Dal padre ha imparato che il sacrificio è necessario quando è a sostegno della qualità, che non bisogna solo saper fare ma anche metterci tanta passione, saper integrare tradizione e innovazione, in un concetto ampio, dove bisogna mantenersi ironici, saper guardare le cose in una prospettiva di continua evoluzione e cambiamento, raccontando sempre però quello che c’è intorno al bicchiere, il territorio, la famiglia, le Langhe.    
 
Un docente di Fondazione Italiana Sommelier,  attraverso la storia degli ultimi 150 anni dalla nascita dell’azienda, ci guiderà in un percorso gustativo, lungo i vitigni, le annate e le storie che legano le uve al territorio di Barbaresco.
 
Le cinque etichette in degustazione:
 
Langhe Sauvignon Alteni di Brassica 1986 in Magnum
Barbaresco 2012
Langhe Nebbiolo Sorì Tildin 2011
Langhe Nebbiolo Sorì San Lorenzo 2011
Langhe Nebbiolo Sperss 2011 
 
Prenotazione contestuale al versamento del contributo di partecipazione di € 70,00 a persona. Ingresso riservato ai Soci iscritti alla Fondazione Italiana Sommelier. Per iscriverti alla Fondazione clicca qui. Consulta qui le modalità di accesso alle Attività di Fondazione Italiana Sommelier